venerdì 6 luglio 2007

Un gioco chiamato VITA

Nella vita forse il vero amore si incontra una sola volta. Non sappiamo quando nè dove.
Il viaggiatore viaggia solo e non lo fa per tornare contento, lui viaggia perchè di mestiere ha scelto di essere vento. Nei binari sui quali veniamo messi fin dalla nascita intraprendiamo un viaggio chiamato "vita". E' un percorso difficile fatto di salite e discese, di pericoli e difficoltà.
Provi a costruire insieme a qualcuno un progetto, forse iniziato molto tempo prima, ma che ora è fermo, e non riesci a comprendere come si possa restare in questa situazione. Ci sono molte ore di viaggio ancora da percorrere, su questo treno che è la vita. Ci sono tratti pianeggianti dove il paesaggio è monotono, e dentro di te si alternano speranza e ansia. Si, ansia..proprio quando il nostro treno arriva all'interscambio dei binari. E' solo un attimo, un istante, una decisione: tirare la leva di svolta e il percorso cambia direzione. E' un momento cruciale nel quale non si pensa al rischio che si corre finendo su un binario morto, non si pensa che basterebbe un solo chiodo messo male a farlo deragliare....si pensa solo ad andare avanti fino al successivo interscambio (sperando che sia migliore). Si incontrano tante stazioni, tanti luoghi affollati, tante persone, ma si intravedono anche stazioni morte, vuote e desolate come i deserti. Trovi persone affascinate dal tuo affacciarti dal finestrino del treno, incantate dal paesaggio che scorre, ma trovi pure ansiosi pendolari inveire contro il vento che gli arriva in faccia. E' facile arrancare nelle salite, ma sai che prima o poi ti ritroverai in una echeggiante pianura; invece in discesa corri, tra i grandi forse si passa inosservati. E tu passi umile per le stazioni di ognidove lasciando un ricordo, a volte anche vago, del tuo passaggio. Dentro di te ci sono i bagagli dell'esperienza che hai vissuto nelle varie stazioni dove ti sei fermato. Sai che qualcuno a fine viaggio li dimenticherà lì ma continuerai a portarli con te finchè non si ricorderanno e forse torneranno a prenderli. Viaggi per una, dieci, cento persone ...non importa! Devi andare avanti sempre! C'è qualcuno alla prossima stazione che aspetta ciò che porti o forse proprio te. E devi scovare il fuoco dentro di te e più arde e più sale la tua voglia di andare. Ma il fuoco va alimentato...beh ho scoperto che i brutti ricordi non sono niente male!!!!

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Dopo aver letto il tuo post penso che valga la pena frequentare questo blog più spesso.
Ho bisogno di viaggiare... non solo fisicamente...
Ciao.

The2D

Angie ha detto...

Sono state comunque delle belle esperienze..Wilde diceva che "Esperienza" è il nome che diamo ai nostri errori..evviva l'errare umano se ci porta ricordi come questi! ;-)

Anonimo ha detto...

Ti ho linkato in un post.. dimmelo se ti da fastidio

Piggio ha detto...

Thirdy penso che il tuo blog si stia aprendo come una rosa in fiore.
Adoro i tuoi post. Spero che tu possa percorrere tragitti belli e che tu sia felice perchè scrivi davvero bene o sei semplicemente molto sensibile.
Spero anche di incrociare il tuo tragitto un giorno, magari non riconoscendoti, solo così con la coda dell'occhio!
E poi che pizza questo grossi cerchi! Cercherò di deviarli un po.
Ti lascio il mio contatto msn.
piggiou@hotmail.it
Poi capirai tutto

Un SoffioDiLibertà

Daniele Butera ha detto...

Grace, non mi sembra corretto che farmi venire gli occhi lucidi appena sveglio...e non ho la congiuntivite, è colpa tua!
Il buon Piggio ha ragione, ma per sua sfortuna conosce solo uno spiraglio di questa mente...che è capace di altro, molto altro ancora.

Anonimo, non dicendo chi sei come si verifica il link?!
Almeno metti l'indirizzo a cui è linkato...no? Altrimenti come fa a sapere se gli può dare fastidio?

Pì, fermo restando che il "verbo" è nel suo DNA, certe volte quando parlo con Grace mi perdo in quello che diciamo...ma mi sento al sicuro. Sempre. E' fantastica nella sua follia...

Thirthy ha detto...

the2d il treno nella mia stazione aggiunge sempre nuovi posti in carrozza, e quindi sei il benvenuto...anche fisicamente!

Buongiorno Angie, errare è umano...perseverare è diabolico!!

Anonimo, grazie della visita...ma come ha già detto il mio avvocato Zingaro come faccio a vederlo se non ci metti nemmeno un piccolo riferimento?

Piggio ho aggiunto il tuo contatto, spero di incrociare il tuo sguardo e fermarmi a leggere la tua anima attraverso gli occhi. Grazie per il complimento e spero di ricordarmi di innaffiare regolarmente il mio fiore!

Zì grazie.

Piggio ha detto...

Non sapevo si chiamasse grace. DI grazia!

titty ha detto...

forse io l'ho incontrato e l'ho lascito andare via e me ne sto rendendo con to adesso...!!!!

moticanus ha detto...

Riprendendo la tua metafora della vita come viaggio, a volte spero che un controllore mi imponga di scendere dal viaggio e di tornare indietro perchè senza biglietto. Questo mi darebbe la possibilità di guardarmi indietro e riflettere e capire se la meta che mi appresto a raggiungere è quella giusta. Ma spesso l'inerzia che ci spinge è più forte della nostra volontà.

;-( Ciao!

pOpale ha detto...

Riconoscerrai la fermata dove fermarti e scendere per cominciare a camminare non più da sola.
Bellissimo post.

"Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia e un incerto destino sventurato. Il mio amore ha due vite per amarti. Per questo t'amo quando non t'amo e per questo t'amo quando t'amo."
Pablo Neruda

Thirthy ha detto...

moti...le stazioni già passate sono lì, fanno parte di te. Il mio treno è pieno di nuovi posti, se vuoi salire non fare complimenti!

Pop splendida poesia...ma sono una comodina!!! preferisco viaggiare con il treno!! :D