giovedì 12 luglio 2007

Il ring

Stanotte parlavo con una Amica, mi diceva che finalmente riusciva a (ri)vedere la luce nei miei occhi. Quella luce che fa innamorare, quella luce che ti accoglie e ti da serenità, la luce che ognuno di noi cerca nei momenti più difficili. E lei si riteneva fortunata perchè si sentiva immensamente felice solo nel guardarmi. In realtà non è così. Ho una paura assurda, ho paura di rilassarmi. E' proprio quando meno te lo aspetti che i nemici ti attaccano, ed è proprio nel giorno in cui sei felice che arriva e ti colpisce, tu cadi, ferito. E lui si prende la vittoria, si prende ciò che tu hai conquistato. Tu sei inerme a terra, a casa tua, con la stanza che ti gira intorno, stordito, non riesci a rialzarti. Vedi i volti delle persone che sono lì accanto a te, che tifano per te, ma ora che sei a terra ti senti solo, precipiti verso il buio. Da lontano senti l'arbitro che inizia il contdown, le urla della gente ti echeggiano in testa, e non sai che fare. Non hai le forze per rialzarti e contrabbatere, non hai la voglia per farlo. L'unica cosa che fai è fissare il tuo nemico negli occhi, lui sembra un gigante, con il ghigno di chi ha vinto. E' difficile credere che chi ti fa del male sia felice nel fartelo, a me non prende nemmeno la voglia di vendetta, la voglia di controbbatere. E non perchè sono buona e perdono. Solo perchè quello che è veramente importante per me, i miei sogni, la mia vita, nessuno mai potrà portarmeli via. I sogni sono la mia vita, e se riuscissero a portarmeli via, la mia luce si spegnerebbe, sarebbe come morire. Ora, sono ferita, ogni mio muscolo è sfinito, le mie gmabe non ce la fanno a stare su, a tirarmi su. Vorrei che il mio coach a bordo ring gettasse la spugna...


6 commenti:

Daniele Butera ha detto...

Impedirò con tutte le mie forze al Coach di gettare la spugna.
Anche a costo di iniziare un altro incontro fuori dal ring.

Perchè quella luce, che ho visto per la prima volta anche io ieri sera, mentre parlavamo finalmente di qualcosa che non fossero compiti di scuola o spettri del passato, è fonte di energia per chi la guarda, dà coraggio, permette di tornare a casa senza paura, ti abbraccia.

I tuoi sogni non te li ruberà nessuno, se non passando sul mio cadavere.

Adesso rilassati...non avere paura, c'è Will.

Angie ha detto...

Nel corso della vita incontrerai molti avversari, quello più feroce sei tu..combatti e sconfiggi i tuoi demoni interiori..non è semplice..ma non abbiamo scelta..in bocca al Lupo!
:-)

Thirthy ha detto...

Angie...grazie, ma in questi momenti vorrei che il mio coach gettasse la spugna...

Will...tesoro mio, fai spazio nel cassetto...forse è ora ti "depositare" i miei sogni e cominciare a vivere sulla terra.

La nostra Terabithia la custodirò gelosamente...

pOpale ha detto...

Anche se la vita a volte ci mette a dura prova è sempre meglio continuare a lottare. Ferma il tuo coach e non far gettare la spugna i momenti migliori sono dietro l'angolo. Tieni duro.

Daniele Butera ha detto...

...è il destino del Piccolo Principe quello di dover viaggiare da un mondo ad un altro.
E come sai, un po' piccolo ed un po' principe lo sono.
Adrasnamal, Terabithia...in quanti mondi mi toccherà andare! A fare il pendolare intergalattico spenderò un patrimonio in polvere di stelle!!!...'nnaggia...

Cerca il tuo cassetto dolce, Grace. Che sia solo tuo. Se vuoi ti aiuto io a trovarlo.
E che non ti serva per depositare i sogni...ma per scoprirne di nuovi!

Thirthy ha detto...

Devo chiudere gli occhi e tenere la mente ben aperte, e poi credere a quello che vedi. La fantasia non fa mai male, soprattutto se ci aiuta a sentirci liberi e a farci sentire bene...Questo è terrabithia, la nostra!!!