lunedì 31 dicembre 2007

E' tempo di bilanci

Finalmente anche quest'anno è finito. Come ogni anno, in questo periodo si tirano le somme.
Non ci si può tirare indietro. E' come leggere l'oroscopo, nessuno ci crede eppure tutti lo leggono!
La nostra razionalità ci dice che tra oggi e domani non c'è nessuna differenza.
Ma la nostra parte irrazionale, più calda e colma di sentimenti ci porterà chissà in quali lidi a scaldar animi e cuori. Gli eventi di quest'anno ci hanno influenzato, e qualcuno ci ha lasciato passando in un mondo migliore, altri hanno cercato nuove strade, altri sono ancora ancorati a un passato che forse non tornerà più. C'è chi ha girato finalmente pagina, e c'è chi invece tiene le dita ben ferme sul segnalibro. C'è chi ha iniziato molti libri ma non ne ha finito uno e li accumula sul comodino. C'è chi scrive storie con lieto fine e c'è chi il lieto fine ancora non l'ha visto. Insomma una trama precisa che in comune ha solo la nostra vita, razionale o squilibrata sta solo a noi deciderlo. Inizio ad avere una certa età e la mia memoria è limitata e non estendibile. Ho ancora la scheda a 32 mb. E quindi ho deciso di portare nel nuovo anno una cosa per ogni mese che ho passato, mischiando il personale con il collettivo, il locale con il globale, il razionale con l'irrazionale.
Di gennaio tengo la speranza. Appena bilaureata entro nel mondo del lavoro.
Di febbraio tengo la gioia del mio primo progetto in fase di realizzazione. Tengo l'incontro casuale con una persona molto speciale. Lascio il dolore di un amore finito senza motivo, che ancora si trascina, che ancora tiene la porta socchiusa.
Di marzo tengo le lunghe conversazioni. La scoperta di vivere una semplice amicizia per quella che è, senza complicazioni. Butto l'amarezza di scoprire che non andrà a finire così.
Di aprile conservo la sorpresa e la gioia del mio 5° bar a Roma.
Di maggio solo un paio di cose, il mio compleanno. La sorpresa degli auguri più inaspettati. La nascita del mio blog. Ma lascio volentieri il disorientamento dopo "la rinuncia" al mio lavoro.
Di giugno, tengo la libertà e gli incontri casuali. La musica, un concerto magico. L'inizio dell'estate romana. L'inizio dell'estate della Romana.
Di luglio tengo il dolore per la scomparsa improvvisa e immatura della mia piccola Sara. Lo tengo insieme a tanti altri, sapendo che sono dolori ma anche splendidi quadri che hanno reso bello ciò che è stato.
In agosto lascio volentieri il mio "esilio vacanziero" nell'isola d'Elba. Ma tengo stretto le serate con Chiara a parlare sotto le stelle.
Settembre: è il mese del V-day. Ma io NON C'ERO! E ne sono fiera. Un po' percjè non capisco niente di politica. Ma soprattutto perchè è nata la mia splendida nipotina. Lei è la gioia che tengo del mio 2007.
Ottobre. Il tempo è stage. Inizio la mia avventura nel mio nuovo ufficio, che mi aspetta a gennaio!!
A Novembre non succede niente, o quasi. Butto decisamente la tristezza che mi ha catturato in quel momento.
Dicembre è volato, tra l'ansia di non sapere niente del mio lavoro fino all'ultimo giorno di stage. Tengo stretto i miei bimbi della parrocchia, la cioccolata calda dopo la messa di mezzanotte.

Nel tempo nulla sopravvive per caso, c’è sempre una ragione, non importa se per legge divina o di terra.I sogni esistono da sempre, e senz’altro si possono realizzare, se ciò non fosse non sarebbero sopravvissuti, nel tempo. Il mio sogno è quello di aver dato il più possibile a tutti quelli che sono orbitati nel mio pianeta. E' quello di chiudere finalmente quella porta, girare quella pagina. E' di inontrare qualcuno capace ancora di sognare.
E poi è o non è l'anno del toro?

Il mio augurio: buttate via quello che vi pare ma mai i sogni, prima o poi troverete qualcuno con lo stesso sogno e allora ciò che era un sogno diventerà una nuova realtà.

lunedì 24 dicembre 2007

Buon Natale...standardizzato

A chi ama dormire ma si sveglia sempre di buon umore
a chi saluta ancora con un bacio
a chi lavora molto e si diverte di più
a chi va in fretta in auto ma non suona ai semafori
a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse
a chi spegne la tele per fare due chiacchiere
a chi è felice il doppio quando fa la metà
a chi si alza presto per aiutare un amico
a chi ha l'entusiasmo di un bambino e i pensieri di un uomo
a chi vede nero solo quando è buio
a chi non aspetta il Natale per essere migliore
Buon Natale!



giovedì 20 dicembre 2007

Le persone cambiano...

Gli uomini non cambiano mai. E noi siamo stupide nel pensare il contrario. E purtroppo nemmeno Natale ci aiuta. A volte ci illudiamo che ci sia un piccolo cambiamento. Ma invece non cambiano mai. A volte, invece, la vita mi ha dimostrato che certe persone, quelle che non dovrebbero, cambiano.

Cambiano

Forse non cambiano davvero, forse il loro cambiamento non è poi così profondo. Forse siamo noi che vogliamo vederli con occhi diversi. Forse... ma forse cambiano. Di punto in bianco. L’essere umano è un animale stupido, molto molto stupido. Stupido, e con un dannato bisogno di non restare solo. Ci sono persone che sole ci possono stare, e magari stanno benissimo. Ma la maggioranza è diversa: la maggioranza ha paura della solitudine. Paura di essere abbandonata, un bisogno viscerale di non sentirsi sola. Di non sentirsi indietro. Ma la paura di restare sola, la paura di restare “indietro” è troppa.

Indietro
E queste persone sono rare, sono rare e preziose come l’acqua nel deserto. Hai la fortuna di averne un paio accanto, ma hai anche la capacità di sbarazzartene in un secondo!
Ma la cosa più bella, in tutto questo, qual è? E' che dopo un po’ ti rendi conto del fatto che hai fatto male a cambiare. Non ti piaci così, non ti piace quello che fai, non ti piace il nuovo mondo che ti circonda.Ti guardi intorno, e vedi accanto a te delle persone che sembrano amiche. Le vedi, ti sembravano amiche vere, sincere, mentre invece sono due sciacalli e non ti piace quello che ti stanno facendo. E allora ripensi a loro, a quelle persone sincere che stavano con te in modo del tutto disinteressato. Alle persone che davvero ti volevano bene, ed a cui tu volevi bene. E che ti mancano.

La gente cambia e quando cambia, spesso, sbaglia.

domenica 16 dicembre 2007

UNO CENTO MILLE SORRISI

Come ogni anno, le domeniche di Dicembre (quando non lavoro al Mediaworld di v.le della Primavera), le passo a leggere le favole nella mia parrocchia ai bambini meno fortunati. Quest'anno ho deciso anche di fare un piccolo regalo a tutti i miei bimbi. Ho comprato in libreria il libricino con il cd "Uno, Cento, Mille Sorrisi". Sono storie di vita vera di bambini, nelle varie parti del mondo, in difficoltà che grazie all’attività delle numerose associazioni con cui Mediafriends collabora, hanno ritrovato il sorriso e la speranza di una vita migliore. Ho scelto questo libricino in modo da sviluppare in loro la speranza e la forza per crearsi un futuro migliore, e soprattutto per non sprecare i miei soldi in cose futili.

... la cosa più bella sono i lori occhi colmi di gioia e speranza alla fine di ogni storia.

giovedì 13 dicembre 2007

Santa Lucia


"Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia!"

...diceva sempre mio nonno. Con mio fratello la mattina di Santa Lucia facevamo a gara a chi arrivava prima nella stanza dei nonni. Sgattaiolavamo dai lettini e a piedi nudi, percorrevamo in silenzio tutto il corridoio, fin sopra le scale, la nostra meta era il lettone, dove i nonni dormicchiavano ancora. Appena entrata nella camera da letto, mi avvolgeva un odore di cipria e di acqua di colonia. Un profumo lieve e voluttuoso al tempo stesso, quelle fragranze che ogni volta che le sento mi ricordano i miei nonni in qualsiasi istante della mia vita. In particolare la cipria, che non era il borotalco nel barattolo di latta che usava con noi dopo il bagnetto della sera, sembrava il profumo delle principesse! Sul comò in legno massiccio, accanto al letto, era in bella mostra una cofanetto in vetro e argento, colmo di una polvere finissima e dalle sfumature perlacee, insieme ad un piumino in velluto azzurro. Ogni tanto con la nonna giocavamo alle principesse, e quindi ci incipriavamo il naso, come facevano nei film degli anni 50. I nonni, ancora nel dormiveglia, ci facevano spazio nel lettone accogliendoci con un sorriso assonnato, ma coccolandoci dolcemente. A un certo punto la nonna si alzava, lasciando il nonno sommerso e assonnato nei nostri abbracci, per andare in cucina a preparare la colazione di "Santa Lucia". Dopo un po', il nonno controvoglia si alzava e abbandonava il tepore della trapunta, ci infilava le pantofoline, le mie avevano un gattino spelucchiato, e mano nella mano con mio fratello ci accompagnava in cucina dove sul tavolo era già pronta per noi, fumante nelle tazze, la zuppa di latte e biscotti. Che buona!!

venerdì 7 dicembre 2007

La letterina


Caro Babbo Natale,
fin da quando ero piccina ti scrivevo una lettera per avere dei regali o per esprimere semplicemente dei desideri. Desideri da cucciola. Quand'ero bimba credevo nella tua esistenza, anche se sono nata "già grande", ci credevo perchè tutti ci credevano e tutti si aspettavano i pacchetti sotto l'albero. Ma in fondo al cuore avevo un minimo di dubbio sulla tua esistenza, e tutti quegli strati di magia che mi dovevano assecondare probabilmente non mi hanno mai protetto dall'illusione della realtà. Crescendo, invece, ho cominciato a sognare, forse per proteggermi dall'insipidità del mondo, dal dolore e dalle paure, racchiudendomi in un angolino tutto mio e dedicando, però, amore a chiunque entrasse a far parte della mia vita. Adesso io ci credo in te. Credo nelle favole. Nei folletti, nelle fate e nel piccolo popolo.Nelle renne che viaggiano volando nel cielo e tu con un grande sacco che sovrasti la città, silenziosa, in piena notte. Ci credo perchè i miei grandi occhi hanno visto troppe cose orribili in questo mondo. Persone senza scrupoli che si che si fanno esplodere in nome di Allah. Figli che uccidono i genitori per procurarsi i soldi per la droga. Genitori uccidere perchè i figli si lamentavano troppo. Ragazzi che si impiccano perchè derisi in classe, diciottenni che si schiantano su un albero per un bicchiere di troppo. Ultrà che uccidono poliziotti e poliziotti che sparano senza motivo. Hanno visto nonni che vengono abbandonati in un ospizio solo perchè non sono più in grado di badare a se stessi, e piccoli animali abbandonati perchè si va in vacanza. Hanno visto bambini piangere perché picchiati dal padre ubriaco. Però hanno visto anche mamme abbracciare il proprio figlio, papà insegnare a giocare a pallone, nonni fuori all'asilo e bimbi che corrono felici sui prati giocando con il proprio cane e hanno visto anche spuntare l'arcobaleno dopo una giornata di pioggia. Ecco ti scrivo con l'impulso di una bambina in preda all'emozione di ricevere chissà quale magico regalo. Forse dovrei solo sedermi e riordinare il puzzle della mia vita con calma e tranquillità, da sola con le mie mani. Un piccolo desiderio prende forma nella mia testolina. Vorrei svegliarmi la mattina di Natale e vedere tutte le persone abbracciarsi e dirsi "Grazie che ci sei". Vorrei abbracciarlo, anche se per un solo attimo. Sentirlo legato a me e guardarlo dritto negli occhi e riempire la memoria con quell'istante ricco di magia. E spero che questo mio piccolo desiderio possa avverarsi per tutti quelli che celano questo piccolo sogno nel proprio cuore.