giovedì 31 maggio 2007

Maddie McCanns

L'altro giorno vedendo il telegiornale ho rivisto il servizio sulla bambina scomparsa, hanno rifatto vedere le foto e soprattutto lo sguardo perso e disperato della mamma. Ed erano giorni che mi dicevo che purtroppo in questi casi tu ti senti inutile e fermo. Pietrificato dalla non-possibilità di far qualcosa, e oggi invece mi è arrivata questa mail, dove mi si chiedeva di farla girare, ho pensato che fosse la solita catena di Sant'Antonio, e invece mi sono imbattuta nello sguardo tenero e spensierato di questa bimba. Innocente in mano a chissà quale sconosciuto; e quindi mi sono detta che avrei fatto un post con la mail. Non servirà a niente, ma almeno accende la speranza. Chiunque abbia un blog e ne ha voglia magari può postare la seguente mail.

testo mail:
Questa e-mail è stata scritta direttamente dalla famiglia di Maddie McCanns (Note: la bimba inglese di 3 anni sparita in Portogallo mentre era in vacanza con i suoi genitori). Che chiede solo di far girare questo messaggio scritto in inglese, spagnolo portoghese ef rancese in tutta Europa (o altrove se potete). Alla fine del messaggio troverete le foto di questa bambina.
This email has come directly from Maddie McCanns immediate family. As you can see from the email below its from her Auntie Phil. Please forward this email to everyone you know around Europe and getthis little girl home with her family where she belongs.
Thanks Joanne.

Sapere che c'è certa gente al mondo ti fa passare la voglia di mettere al mondo dei bambini.

Ebbene sì...appendiamo un fiocco azzurro!!! Nooo,... non sono diventata mamma...Sono solo zia a tempo pieno. E confeziono bomboniere! Carine no? Prima o poi una "cuginetta" dovrò farla. Quindi "Siori e Siore" sono aperte le selezioni!!!

mercoledì 30 maggio 2007

AAA cercasi

Blogamici in cerca di aiuto, in effetti chi non è mai stato colto dalla sindrome della Carrà e delle sue carrambate? E quindi popolo Blogghiano, sopratutto romano, non vogliamo aiutare una piccola ape indiana nella sua ricerca?

..Stefano Rubini..diciamo che ho sin troppa fiducia nella rete per affidarmici a tal punto, però ci voglio provare...vorrei riuscire a rintracciare tale stefano, amico e cugino di cuore d'infanzia...ingegnere elettronico e ritardatario cronico che, secondo le voci, dovrebbe lavorare a roma da qualche mese..statura media, occhi castani e capelli corti tagliati comunemente..quindi signori, sono aperte le ricerche.

ed ecco qui l'accorata richiesta...forsa su su...aiutateci nella ricerca!!!

martedì 29 maggio 2007

Aò, so romana!

Oggi piove, e la pioggia mette tristezza. Il calo della temperatura invece mette fame. O per lo meno a me mette fame!! E quindi oggi il menù ha previsto Spaghetti alla Carbonara.

Ingredienti: 250 gr Spaghetti n° 5 , 100 gr di Pancetta a cubetti , 2 Uova , Olio extravergine d’oliva Dop Sabina qb, 2 cucchiai di Pecorino romano grattugiato , 2 cucchiai di Parmigiano grattugiato, Sale e Pepe qb.

Cuocere gli spaghetti molto al dente perché alla fine dovranno essere ripassati in padella. Mentre la pasta si cuoce, scaldare in un grande tegame l’olio d’oliva con la pancetta in maniera che il grasso si sciolga. Battere le uova con un pizzico di sale, il formaggio grattugiato, il sale e il pepe. Scolare molto bene la pasta, versatela nella padella, fatela insaporire e all’ultimo momento aggiungere le uova. Mescolare accuratamente tenendo la padella fuori dal fuoco l'ideale sarebbe la woc, in modo che la crema di uova si scaldi ma non cuocia e quindi non si asciughi completamente ultimo tocco altra spruzzatina di grana e/o pecorino. Lo so è una ricetta molto semplice, ma è sempre buonissima.

lunedì 28 maggio 2007

Break-up rules

Quando si abita in una piccola metropoli, come Roma, le possibilità di incontrare per caso colui che ti ha spezzato il cuore sono particolarmente alte. E la probabilità sale quando hai un'aspetto terribile che passeggi con il cane della tua migliore amica, in tuta e bigodini (ndr).
Quando hai rotto con qualcuno, certe strade, certi luoghi e persino certe ore del giorno sono da evitare, la città diventa un campo di battaglia deserto pieno zeppo di mine emotive, devi stare attenta a dove metti i piedi se non vuoi finire a pezzi. Le regole matematiche funzionano anche in amore? E' vero che per dimenticare qualcuno ci vuole almeno la metà del tempo che si è stati insieme? In un mondo dove rompere sembra la cosa più frequente, quali sono le regole del lasciarsi? Io ne ho trovate solo 4:
1 - Distruggere tutte le prove, soprattutto FOTO. Ma soprattutto quelle dove lui è particolarmente bello. Di una bellezza che non sapevi che avesse. E tu, hai una faccia bella e rilassata, sembri anche felice. Decidi quindi di andare a tutte le feste possibili, agli aperitivi più disperati, frequenti tutti, ma proprio tutti.
2 - Mentire, è più facile che ammettere di aver speso mezzo conto corrente in un paio di scarpe che non metterai mai, e uscire con gli amici, che ora ti sembrano dei fichi assurdi. Certo che sarebbe meglio se il tuo lui, che continui a chiamare tuo, ti vedesse così disinvolta, bella, raggiante e in perfetta forma...almeno all'esterno.
3 - Finché non si è emotivamente stabili non mettere piede nei negozi.
4 - Non smettere di pensare a lui nemmeno un secondo perché è proprio in quel momento che lui apparirà.
La cosa che non mi spiego è che la mia storia era finita da prima che mettessi lo stop (l'ho lasciato io), e sono stata io a lasciarlo. Eppure ogni volta che fa una cosa che non mi aspetto, basta uno stupido mms, una stupida frasetta o un vezzeggiativo per distruggere quello che avevo costruito con tanta fatica.

giovedì 24 maggio 2007

Ho perso il tocco...



Non ci posso credere!!! Ho perso il tocco. In effetti, è un periodo che ho deciso di coccolarmi, e l'altra sera parlando con un mio amico che faceva il turno di notte, mi è venuta voglia di torta di mele, proprio quella di Biancaneve. E, dopo tanto tempo, ho cucinato qualcosa per me. E questo il risultato. Ma uffa com'è brutta! Il sapore è molto buono, in particolar modo perchè ho usato 3 tipi di mela diverse, ma dato che sono esteta di professione e anche l'occhio vuole la sua parte questa volta è proprio brutta. Quindi, tirando le somme, se cucino per gli altri mi vengono cose spettacolari...se cucino per me...è proprio "BRUTTARIELLO"!!!

Ipod Contest

Popolo I-podiano come non posso dirvi di questa splendida iniziativa trovata blogvagando qua e là??!! Quindi "siori e siore" accorrete numerosi!!!




Regolamento:
Il premio in palio è un iPod Shuffle da 1gb dell’Apple, colore a scelta, con incisione laser “www.geekissimo.com”, comprensivo della spedizione. Potranno partecipare tutti i lettori di Geekissimo che parleranno di questo contest nel proprio blog o nel proprio sito, se decidete di partecipare segnalatelo nei commenti qui sotto entro e non oltre le ore 24.00 di domenica 3 giugno 2007. Il vincitore sarà estratto a sorte tra tutti i partecipanti, ad ognuno verrà assegnato un numero da 1 a 90, e sarà l’estrazione del lotto sulla ruota di Roma (la prima successiva alla fine del contest), a designare il vincitore. Se i partecipanti dovessero essere più di 90, procederò ad un estrazione in diretta tramite webcam collegata con il sito Ustream.tv. Il contest ha una durata di 14 giorni e finirà domenica 3 giugno 2007 alle ore 24.00.



martedì 22 maggio 2007

Lost again

Ti sei mai fermata ad ascoltare la pioggia? Ascoltare ogni goccia di pioggia, sono piccoli segreti, piccoli sussurri di persone lontane che cercano. Cercano qualcuno, forse cercano te. Cercano proprio quel piccolo spazio che custodisci gelosamente. E quando ti accorgi che ti hanno invaso, che ti hanno deportato della speranza e li allontani le piccole goccie di urlano di non lasciarle. Ti pregano di non andare. Non si può fermare quell'istante? Forse sarebbe più giusto dire basta. E tornare ad ascoltare la pioggia che nel frattempo è diventata tormenta, ma tu rimani lì da solo ferma, aspettando che la morsa che ti stringe termini e che le lacrime si confondino con le gocce.


lunedì 21 maggio 2007

La caffettiera del masochista

E’ incredibile come, scorrendo gli argomenti trattati nel libro, emergano nella memoria tutte le volte nelle quali, personalmente, ci si è chiesto se l’inventore dell’oggetto che si sta tentando di usare avesse problemi mentali! Ne "La caffettiera del masochista", che come biglietto da visita ha in copertina la fotografia di una cuccuma in stile retrò con manico e beccuccio dallo stesso lato, Norman elenca ogni possibile “intoppo” che quotidianamente ci rende difficile l’uso di oggetti che dovrebbero invece essere semplici. Porte, maniglie, telefoni, orologi digitali, interruttori e cucine a gas sono gli obiettivi sui quali questo sagace e puntiglioso studioso si accanisce, a ragione, incurante di bersagliare con critiche pungenti i più quotati designers di fama mondiale quando creano oggetti fini a se' stessi, curando più l’estetica e/o l’arte a discapito della funzionalità. Aneddoti grotteschi, nei quali ci si può comodamente ritrovare, servono all’autore per lanciare i suoi anatemi contro progettisti troppo teorici e molto poco pratici o contro costruttori che sono costretti ad allegare complicati libretti di istruzioni ad apparecchi che dovrebbero invece potersi adoperare con la sola logica data dall’esperienza di ciascuno. Non dimentica neppure i produttori che, nella ricerca della novità di mercato o per ragioni di concorrenza, ignorano deliberatamente la legge della “Ascensione”, secondo la quale esiste un apice di perfezionamento oltre la quale un oggetto, anziché migliorare, peggiora, regalandoci una molteplicità di funzioni in spazi talmente ridotti che, talvolta, non si riesce a capire come, cosa, quando, chi, perché…Se volete ve lo presto!

domenica 20 maggio 2007

Sai tenere un Segreto?

Ma uff...e un'altra volta che mi sfugge. Eppure sono una che vive su internet, non è possibile che non sappia comprare dei biglietti per un concerto. Questo è un piano nascosto del destino, non vuole farmi ascoltare un grande della musica italiana, che purtroppo pochi conoscono. Lui è il bravissimo Ivan Segreto, che sia il mese scorso che ieri suonava alla Casa del Jazz qui a Roma. Dopo giorni che cercavo di convincere qualcuno a venire con me, convinta di avere i biglietti, arrivo lì e la mia era una semplice prenotazione in caso che qualcuno avesse rinunciato. Uffa!!! mi sono detta. E sono andata via amareggiata. Per fortuna che il mio "accompagnatore" (l'anima pia che mi ha assecondato) era molto simpatico. Abbiamo raggiunto la mia amichetta Rosa che festeggiava la sua laurea specialistica (110 e lode COMPLIMENTONI!!!), e poi ristorante giapponese. Solita barca dell'amore (ndr), piena di sushi, sashimi, nigiri e maki, tutto molto buono. La cosa particolare è che abbiamo trovato un vino spagnolo, nato apposta dalle mani di una cuoca giapponese per essere abbinato al sushi "Oroya". Questo vino viene consigliato delle guide anche per gli aperitivi e per i finger food. Ovviamente bianco, fruttato e con grandi aromi floreali. Sinceramente all'inizio sembrava molto leggero, ce l'hanno servito freddo ma non ghiacciato, quindi il suo sapore si sposava con il sushi, ma l'unica pecca e che dopo cena mi è salito alla testa...si in effetti mi sentivo un po' brilla! Grazie Luca per avermi sopportato da prima del concerto (che si ripeterà il 18 giugno e spero stavolta di andarci sul serio) sia per il post. Riportandomi alla macchina "sana e salva", anche se per poco non prendevo l'80....con la macchina!!!
Quindi, bisogna ricordarsi di non mettersi alla guida alle 5 am ne stanchi ne brilli!

venerdì 18 maggio 2007

Romanticismo

Driiin driin...richiesta di soccorso romantico. E a chi rivolgersi se non alla propria migliore amica creativa? In effetti mi sono capita da sola fin ora! L'altro giorno il mio migliore amico ha deciso di dichiararsi alla sua ragazza, e sì...ho gli occhietti a cuore. E cosa c'è di più romantico di una bella cenetta preparata con tanto amore, in una Atmosfera d'autore? Solo che c'è un problema, lui non sa cucinare e non sa "acchittare" la serata perfetta. E qui entro in scena io. Lista della spesa, perchè quella l'ha fatta lui. Arrivo a casa sua e lui era tremolante. Aveva messo solo un Berlucchi in frigo...ah gli uomini! Per farlo entrare nell'ottica giusta metto nel lettore cd Micheal Bublè, molto "yeah" per questi momenti. E comincio la mia preparazione culinaria.
Menù:
Gamberetti con salsa di mango piccante
Gnocchi verdi (e gamberetti)
Salmone grigliato su un letto di grano e spinaci
Insalata di barbabietole (e mango)
Fragole al cioccolato con il Berlucchi
Indovinate cosa ci sarà nel flut? Il fatidico anello...speriamo che dica di sì...
Passiamo hai piatti:
I gamberetti sono semplicemente grigliati la cosa simpatica è servirli proprio come degli stuzzichini, accompagnate dalle salsette, la prima è una semplice agrodolce. L'altra è una salsa al mango piccante, avevo visto la ricetta alla prova del cuoco e quindi l'ho sperimentata. Speriamo non mi arrivi una telefonata dal Gemelli! Nel wok bisogna imbiondire la cipolla con un po' d'olio di oliva, poi si aggiunge uno spicchio d'aglio; una volta soffritto si aggiunge lo zucchero e si caramella leggermente. Si taglia il mango a cubetti e si salta il tuttoprima a fuoco alto e poi si cuoce piano piano aggiungendo il succo d’arancia aggiustando di sale e il peperoncino tagliato sottile. Si dovrebbe spappolare, a me nn è venuta e l'ho passata nel mixer. Gli gnocchi verdi sono comprati pronti, per il condimento ho usato i gamberetti sella ricetta sopra avanzati, passati in padella con un po' di panna e un bicchierino di sherry, una noce di burro e un po' di noce moscata grattata sopra. Dal profumo non era niente male. Per contorno insalata di barbabietole e mango, con qualche foglia di valeriana e succo d'arancia. In ogni piatto ho cercato di mettere un ingrediente che richiamasse o quello prima o quello dopo, per dare un senso di continuità. Per concludere fragole al cioccolato. (la foto non è venuta gran che). Il tutto accompagnato da un buon bicchiere di Primitivo, lo so è un rosso, ma è così buono che si sposa con tutto! Speriamo che se fanno figlie femmine si ricordino di me! (qui ci sta bene un bel sospirone!)

giovedì 17 maggio 2007

cenetta



C'è chi cucina perchè è felice.
C'è chi, come me, che si butta sui fornelli per non pensare. Siamo solo alla seconda metà di maggio e va tutto a rotoli. Ma io come ci arrivo a fine anno? Rotolando, se continuo così. Ma grazie al cielo, se cucino non mangio. Cmq, tanto perchè ero sola in casa, e la spesa finalmente l'abbiam fatta, mi metto il mio bel cd Generation Cocktail , verso un bel bicchiere di vino bianco, un Tocai friuliano ghiacciato. Per cominciare, ho voluto sfidare le leggi della natura. Sinceramente non mi era mai venuto, cadeva e si scomponeva. Tartare di tonno, con cetrioli e olive nere, accompagnato con panna acida e aceto balsamico. Con pazienza e concentrazione, sono riuscita a comporlo. Ho preso un taglia pasta e un bicchierino da whisky, intorno ho messo prima il tonno, ed ho schiacciato bene, i cetrioli accuratamente sbucciati e lavati, e le olive nere tagliate a tocchetti piccoli, al centro nel bicchierino la panna acida, sinceramente ho aggiunto un po' di colla di pesce per solidificarla. E poi ho preso un piatto e l'ho girato. Op op, tolto il bicchiere, pronunciata la formula magica per la gravità e TADAAA'. Piatto finito, e rilassamento mentale assicurato. Comunque, non può saziare la fame della mia famiglia. Quindi altra ricettina. Pollo all'ananas con fagiolini e patate, pomodorini e capperi. Lo so, mischio una marea di sapori, ma vi assicuro che sono buoni. La preparazione è molto semplice, va lessato tutto, tranne l'ananas, preparato dentro una bella insaltiera in modo che tutti gli ingradienti trovino spazio per interagire tra loro. Anche questo ho provato a metterlo nel tagliapasta per dargli una forma, ma i miracoli mica si possono ripetere. E non è una buona cenetta se non c'è il dolce. Stavolta però non l'ho fatto io. Comprato bello e pronto. Giusto il gusto di dire che la mia creatività non si è del tutto esaurita, e almeno nella composizione del piatto c'è del mio! E quindi, in memoria di uno dei due fattori che mi hanno gettato in questo stato vegetativo post traum-amoroso-atico e alla nostra vacanza estiva, strudel alle mele con gelato alla vaniglia. Carina la coroncina sul gelato, in realtà è un semplice composizione di cereali (all brain).

mercoledì 16 maggio 2007

sindrome di candy candy

Donne cresciute con sterotipi di eroine pronte a tutto per il grande amore, pronte ad annientarsi per un uomo, che la maggior parte delle volte si innamorano di quella sbagliata, e tu sei solo una spalla su cui piangere. E come fai a non dargliela?...la spalla intendo, perchè da te non vogliono altro. E la tua candy candy è lì pronta con il suo corredo da infermierina, pronta a ricucire un uomo distrutto da una donna che non lo merita, ma che lui vuole...è molto confuso il mio pensiero. Ma in realtà, basta pensare a tutte le eroine con cui siamo cresciute. Ovviamente parlo della mia visione, la parte femminile. Prima di tutto, lei la causa di ogni delusione e depressione, Candy Candy: orfana, adottata da uno sconosciuto ricchissimo ma che la trapianta in una famiglia che cmq la odia. Lei come affronta questo problema? scappa. Insegue l'amore proibito, Terence. Ribelle, bello e sfuggente. Che cmq non la vuole, poi la vuole ma poi in realtà va con un'altra. Candy che fa? torna all'ovile. Secondo esempio: Georgie (si proprio lei "che corre felice sul prato, nel suo bel mondo che pare fatato e poi d'incanto non è piu bambina, ma si risveglia di già ragazzina"). Anche lei orfana, ma figlia di deportati. Sia i genitori che i fratelli sanno che lei è una trovatella ma non glielo dicono, e lei non se ne accorge (è bionda occhi azzurri e in famiglia ce ne fosse uno così!!!). Cresce in una fattoria, la madre la odia già da piccolina, i fratellastri se la crescono e se la litigano. Il padre è l'unico sano di mente, che la cresce veramente come una figlia, infatti muore subito. Lei si innamora di un bellissimo ragazzo ricco. Bello e impossibile. E' ricambiato, ma la famiglia di lui non vuole e loro scappano (fujtina), ma lui alla fine muore. E lei rimane sola. Ovviamente non commento le scene di "incesto" dei fratelli....assurdo!! Terzo esempio Lady Oscar: il padre rifiuta l'ennesima figlia, la fa crescere come un uomo, ma l'istinto femminile è più forte e quando lei si ribella al suo stato forzato di essere uomo, il mondo finisce... Andrè muore, la presa della bastiglia, e lei dopo un po' muore. Concludendo, come facciamo noi giovani donne trentenni a cercare il "bravo ragazzo" che non ha bisogno di essere aiutato, perchè lui è cresciuto con jeeg robot d'acciaio, con l'immagine di uomo potente e ambizioso (quindi senza crisi esistenziali) , noi questo tipo di uomo non lo vediamo nemmeno e se ci capita di incrociarlo diventa il nostro migliore amico. Ma non di più. Gli insegnamenti sono semplici: se ti innamori di qlc questo poi muore!
Se volete leggere qlc commento visitate 30senza.
Visione maschile della nuova generazione di trentenni.

martedì 15 maggio 2007

...i parrucchieri

Mai fidarsi dei parrucchieri, specialmente se è una donna!! scherzo....o quasi. Sono un po' di giorni che ho voglia di regalarmi qualcosa. Una coccola. Le scarpe ne ho ormai troppe. E poi non contribuiscono alla mia ricerca del principe azzurro. E allora, il secondo migliore amico di una donna è il parrucchiere. Essendo un toro ascendente bilancia, non ho fissa dimora. C'è sempre un piccolo errore che commettono e questo preclude il mio ritorno. Leggendo Glamour, mi ritrovo con una fantastica tessera sconto, data la mia situazione lavorativa totalmente nulla e i soldi nel mio c/c servono per altri progetti un po' più estivi, ne approfitto e mi fiondo alla Compagnia della Bellezza su viale Eritrea. Chi li conosce sa che sono peggio di Bulgari. Comunque, mi fido. Trattengo il respiro ed entro. Vengo accolta manco fossi Sua Maestà del Burundi (ndr), mi accomodo su un trono stile Luigi XV e mi danno una marea di riviste e fotine varie per chiarirmi le idee. Forse non avevano capito che io le mie ideine sui miei capelli l'avevo già!!! Arriva la tirocinante accompagnata dal maestro alla quale dico di volere un cambio netto del mio colore, da un biondo cenere un po' sbiadito a un bel cioccolato caldo...ma senza ROSSO in mezzo. Assicurata del fatto iniziano a coccolarmi. Il massaggio, l'acqua calda al punto giusto, mi tagliano pure la frangettina come la volevo io e poi TADAAA': i miei capelli perfetti. Mi sono specchiata per ore, prima a destra, poi a sinistra, poi lo specchio per farmi vedere dietro...beh forse un po' cortini dietro, ma tanto ricrescono. Belli, esco proprio soddisfatta. Arrivo a casa e mio fratello se ne accorge subito. Si vede che è cresciuto con 2 donne, beata la ragazza!!! Cmq la prima cosa che mi dice è "ma perchè ti sei fatta roscia?". Ancora non mi sono ripresa.

lunedì 14 maggio 2007

..Stasera cucino io!!!

Stasera mi chiama la mia mamma, è stanca morta e non ha voglia di cucinare. Quindi mi sono messa davanti al frigorifero. Io e la luce bianca...si sentiva l'eco. Dato che è un po' che non usciamo a fare la spesa, e poi è meglio che sia vuoto almeno uno non si fa tentare!!! Le uova, le olive, il limone, mentre il tonno e l'olio dalla credenza. Nel mio amico robottino metto un tuorlo, l'olio e il limone per fare la majonese, non mi piace quella dello scaffale. Appena è fatta la faccio riposare, e cuocio le uova sode. Mi metto sotto l'acqua fredda e le apro senza troppi problemi. Con attenzione quasi certosina, le apro in due levo il tuorlo e lo frullo con il tonno e la majonese; li faccio diventare molto cremosi, prendo la siringa dei dolci e riempo le uova, dove c'era il tuorlo ci metto questa farcia, qualche pistillo di zafferano, un olivetta denocciolata, e origano come decorazione. Gustosissimo, e facilissimo.

domenica 13 maggio 2007

Sabato Sera

Finalmente dopo giorni di ricerca, e di estenuanti telefonate, sono riuscita ad avere un invito per il locale più glam della capitale. O per lo meno è quello che si dice. Spazio Novecento significa 1000 mq di versatilità ed eleganza nel cuore dell’Eur, quartiere tra i più moderni del mondo a due passi dal centro ma forse quattro da casa mia (roma nord). Un locale di queste portate nella capitale non si è mai visto, e forse anche per questo è molto ambito. Per lo meno questo è quello che si percepisce tra i trentenni romani, e non solo. Locale che apre solo per determinati eventi, e non entri se non con l'invito...o con i jolly. La potenza di questo locale nasce da un'azione di mkt molto efficace ed economica: il passaparola. Controsenso rispetto alle modalità di ingresso. Insomma arriviamo in loco verso le undici e mezza, e da non credere siamo rimaste in fila per più di un'ora, senza fare un passo. Abbiamo conosciuto un po' di gente, ma tutti esauriti. Ma alla fine sarà entrato qlc? Noi abbiamo rinunciato. Non è possibile all'età mia, stare sui tacchetti ferma per più di un'ora senza ottenere risultati. Forse ero anche distrutta emotivamente, ho passato il venerdì sera a spiegare a Mister D che quello che è successo non doveva cambiare la nostra amicizia, ma non ha funzionato. E le borse sotto gli occhi, dopo due ore di pianto telefonico, si notavano e l'umore non era molto motivato per l'evento mondano che mi accingevo a voler fare. Ma ho imparato che in questi casi è meglio assecondare ciò che il corpo vuol fare. Ormai si erano fatto anche un orario che non ti permetteva di entrare in nessun altro locale. E quindi tappa da Romoli, ma la serata si era presentata male, e lo abbiamo trovato chiuso. Abbiamo ripiegato per "il sorchettaro", altro posto storico per chi ha una certa età. Dato che oggi è la festa della mamma, e la mia è molto golosa, abbiamo festeggiato alle 3 di notte con questa delizia. Ovviamente ciò graverà sul mio progetto bikini, ma oggi recupererò con una quindicina in più di addominali.

pensieri e parole

Forse perchè dobbiamo perdere per trovare, dobbiamo fare prima la scelta sbagliata per capire quella che era davvero giusta. E allora ci vuole tanta comprensione, con noi stessi e con gli altri, perchè siamo esseri umani, persone fatte di sogni e speranze, di pensieri ed emozioni,e sbagliare è nella nostra natura...ma l'importante è ricordarsi che le parole fanno male più di un pugno in faccia.

sabato 12 maggio 2007

l'insostenibile leggerezza dell'essere

A volte ci perdiamo. Dimentichiamo chi siamo. E ci ritroviamo ad osservare con sospettoso distacco ciò che ci circonda. E non ci arriva più niente. La corazza caratteriale che ci siamo così a fatica costruiti addosso, strato per strato, sofferenza dopo sofferenza, finisce per diventare talmente spessa da impedire anche al più audace raggio di sole di riuscire a penetrare. E ci ritroviamo schiacciati sotto il peso della stessa armatura. Sopraffatti dall’impossibilità di agire con quella sana e autentica leggerezza dell’essere. Quando, per ristabilire il contatto, basterebbe solo attingere all’energia bloccata, scrollarci di dosso paure e pensieri autolimitanti, insomma, riavvinarci alla nostra autentica “essenza”.