sabato 28 luglio 2007

Empatica

Il mio blog va in vacanza, e con lui anch'io. Parto, sto via solo un mesetto...Delfino curioso!! Però prima di partire volevo lasciarvi con due piccoli regali. Il primo è una canzone molto bella degli Oasis

e soffermarmi su una frase in particolare: "Her soul slides away, but don't look back in anger I hear you say Take me to the place where you go Where nobody knows if it's night or day " .... L'altra, che prende spunto da questa frase, è la parola Empatia. Questa parola è così strana, singolare. Molti non ne sanno nemmeno il significato. Trovarla nelle persone è davvero molto raro. Empatia è capire, comprendere. A volte ti senti un folle, perchè chi è dotato di empatia vede al di là del reale. Però non è solo sogno e nemmeno illusione. Quando la provi ti senti bene, ma alle volte le sfumature dell'empatia sono dannose, perchè vedi troppo e troppo bene e cose piccole che diventono grandi, e cose grandi diventono immense. Ti senti così strano quando, finalmente, riesci a capire gli stati d'animo di chi ti gira intorno. Poter vedere al di là del falso sorriso, anche questa è empatia? Capire quando smettere, quando il gioco diventa troppo doloroso per te e per gli altri. Capire quando chiedere di saltare è chiedere troppo...quindi in cima a una montagna che fai? ti Abbracci e salti giù, legati dalle nostre convinzioni ma capendo che ancora non si può chiedere di saltare nè di sentire com'è che era, chiedi solo di volare. Però l'empatia a volte fa male, vedi tutto di una persona e li esponi al mondo, quando magari la persona voleva semplicemente starsene nel suo piccolo, mostrarsi solo a pochi, o lasciare quel tesoro a chi ne faceva parte. E magari, orgoglioso di questo traguardo li sveli, ed un pò li svendi, ma svendi anche quella persona e quel tesoro. Perchè per te era una sorpresa, o forse una privazione. Sentirsi derubati di un qualcosa che era tuo. Come l'amore o anche l'amicizia dopotuttto. Non li puoi svendere. Semplicemente la si vive nel proprio piccolo. Ognuno riesce a scoprire dettagli che nessun'altro vede. L'empatia è una cosa incredibile. A volte però gli occhi della gente la trasforma in qualcosa che non è. La trasforma in qualcosa di cattivo. E quelle volte vorresti poter chiudere gli occhi di fronte al male, al dolore, e a tutto quello che non va in ognuno di noi, formulare la rima magica, battere i tacchi rossi, fai svolazzare la bacchetta magica per far sparire tutto e riaprire gli occhi. Però se Empatia è in te, purtroppo, vedrai tutte le ferite e tutti il dolore che hai inferto e che ti hanno inferto.

Non puoi farci niente.

Empatia non significa saper risolvere, ma saper guardare. Guardare il dolore o i sorrisi del mondo. Rispecchiarli dentro se e a volte anche fuggirne. Perchè non sempre si può guardare tutto il dolore del mondo con il distacco di una pietra. A volte bisogna poter fare cinque o sei rimbalzi in acqua e poi affogare. Per non sentire nulla, almeno per un pò.

...buone vacanze.

martedì 24 luglio 2007

Accadono cose

Sarà anche stupido, ma la gente si stringe con quello strano furore un po' panico e la vita ne esce stropicciata come un bigliettino stretto in un pugno, nascosto con una mossa nervosa di paura. Un po' per caso, un po' per fortuna, spariscono nelle pieghe di quella vita appallottolata mozziconi di tempo dolorosi, o vigliacchi, o mai capiti. Così. (Pag. 55)

A. Baricco - Castelli di Rabbia

Accadono cose che sono come domande.

Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.







Un po' per caso, un po' per fortuna. Tutto quello che queste parole mi fanno venire in mente non ci sta in un post. E in fondo non ho voglia di aprire quella scatola. Mi basta un profumo, una passeggiata nel bosco, un gioco con le fate. Ci sono domande che continuano a non avere risposte. E distanze che vanno oltre i chilometri. Un lieve soffio di vento accompagna il mio vagare, mi accarezza i capelli lunghi e lisci, i miei passi nudi si imprimono nel letto del bosco. Una leggera brina ricopre i miei passi, lasciando il mio andare ancora più Silenzio...dietro di me solo una lieve scia scintillante, tappezzata di cristalli. Mentre passeggiavo nel bosco ho intravisto fate e folletti che mi giravano attorno, mi sono seduta e ho ascoltato le loro storie, le loro avventure nelle terre lontane. Il loro parlare, i loro giochi mi hanno regalato un sorriso prima uno, poi due e la gioia in quell'istante si palesava negli occhi, assaporando profumo degli alberi e frutti del bosco ...era il benvenuto tra i boschi. Feste e saltimbanchi, elfi e fate, musica, danze e trastulli, lievi e felici che trasportano animi divertenti, animi lieti e incantati da luci e suoni magici. Io, sempre Silenzio.

domenica 22 luglio 2007

Il mio Angelo

Avete mai provato una strana sensazione, che non vi sapete spiegare. Ho avuto una strana sensazione in quel momento; e non so perchè ma il mio cuore mi diceva che non ti avrei più rivista...Ci sono persone che ti si legano indelebilmente alla vita, che per ragioni a noi inspiegabili sono lì anche se non le vedete da molto tempo, e forse vi accorgete troppo tardi che il tempo datovi è ormai finito. L'altra notte in un incidente stradale, è morta una mia amica. La piccola Sara, la chiamavo al mare da piccole. Non abitavamo vicine. Ma eravamo sempre presenti l'una per l'altra. Ora mi rimangono i ricordi, i tuoi sorrisi, i tuoi racconti. Il mio Angelo, che ora è immobile, e ora più che mai desidero rivedere, desidero sentire la nostra suoneria sul cellulare. Desidero quei momenti trascorsi insieme, quei momenti che ora non torneranno più. Non so cosa mi serve dirlo ora, e non so cosa mi serve dirlo qua. Forse sono stufa delle solite frasi, degli sguardi increduli e delle circostanze...Non lo so, so solo che ormai non sei più qui con me, con noi. Ricordi cose ci dissero quando la tua mamma volò in cielo? Ora lo spero io per Te. Ti immagino lì seduta su una nuvola con la tua mamma, che ci guardi con gli occhi pieni di amore, incantati, noi da qui con lo sguardo al cielo come se ti cercassimo, come se così tanta bellezza illuminasse il cielo...e con tanta dolcezza accompagni i nuovi angeli a Dio.





Ogni momento vissuto insieme è scolpito nel mio cuore, la prima volta che ci conoscemmo fu come un colpo di fulmine, al mare in spiaggia arrivammo insieme all'ombrellone, ognuno nel proprio passeggino, e fu subito amicizia. Tu di Milano e io di Roma, inseparabili ma distanti. Mi ricordo la prima volta a Milano, e la tua prima volta a Roma. La notte in cui ti chiamai in lacrime per la morte di mio nonno, e tu senza che ti dicessi niente venisti qui da me per dormire abbracciate, darei la mia anima per abbracciarti ancora. Mi ricordo ogni singola parola di quella notte, solo tu potevi dirmele e sapevi come dirmele, espressioni di Amore puro, mi ha aperto il cuore. Anche se la vita ci ha separato noi eravamo sempre pronte l'una per l'altra...Sei stata per me, e per tutti, la creatura più bella del Creato. Ora sei tra le nuvole con la tua mamma e il mio nonnino che giochi con gli altri Angeli, come facevamo da piccole. Tu te ne sei andata per colpa di uno sconosciuto ubriaco, sei volata via lasciandomi nel silenzio, lasciandomi con il nostro "Amore", l'unica cosa che mi rimane in questo stanco e triste mondo...

Piccola Sara rimarrai sempre nel mio Cuore...

venerdì 20 luglio 2007

Il giardino segreto

A volte ci sono momenti in cui vediamo persone attraversare il nostro cammino. A volte queste persone si fermano, oppure ti accompagnano lungo il percorso. Alcune rimangono ben impresse nella tua mente, alcune si cancellano...ma non tutto insieme. A piccoli pezzi. Magari cominciano dalle gambe, per proseguire con il bacino, il busto, magari hanno voglia proprio di sparire. Avete mai provato a cancellare una lavagna con un vecchio "cancellino"? Rimangono delle tracce, forse è proprio il viso che non si riesce a togliere...A volte però è così preciso il cancellino che cancella persino la voce...Chi ti sta accanto, seppur per poco, ti riesce ad entrare dentro, fa fatica a volare via. Accade quando sei sola, tardi, che una voce si metta a cantare nella tua stanza, o a ridere all'improvviso. Tu, salti sulla sedia, sconcertata ti giri e ti rigiri...Era lì, ne sei sicura. Ti guardi intorno alla ricerca della risposta, apri la finestra per vedere se c'è qualcuno...è soltato un attimo e la voce vola via, come una farfalla. Volata.... Anche se è passato poco, ancora non sei riuscito a cancellare nè il tuo viso, nè il tuo sorriso "all'improvviso", nè le orme sulla sabbia. Sulla tua lavagna ci sono dei baffi di gesso, il mio nome, ormai, è quasi nuvola. Busso alla tua porta, sento i passi arrivare alla porta...intravedo il tuo occhio sinistro dallo spioncino...ma non riesci più a vedermi.....esistono solo i ricordi, di tutto...e alla fine, nei ricordi, ci siamo sempre tutti, nel modo in cui vogliamo noi e quanto vogliamo noi....Costruttori di muri, siamo...Muri di parole non dette, dette male, dettate da Rabbia e Incomprensione, da illusioni...dalle trappole del tempo e dello spazio...strenui paladini a tutela delle nostre vite...Ti scrivo da lontano con il cuore lacerato e dolente, ti scrivo dall'intimo della mia anima con angoscia e tormento, ti scrivo confusa e stanca, ti scrivo perchè è più facile che parlare. Mi rendo conto che ormai è tardi, però il mio cuore mi dice che devo farlo. Tu non meriti di soffrire ancora, mi sono chiusa in me stessa e sono stata schiva, sono fuggita fluttuando in un mondo spensierato fatto di giochi, fatto di innocenza, fatto di purezza ( sono cresciuta sognando). E questo ho fatto. Mi sono costruita un mondo felice dove rifuggiarmi, un mondo che mi ha regalato l'illusione di essere serena e felice. Con il sole splendente...e questo volevo regalarti. Ma non ci sono riuscita. E sò che ormai è tardi. Non credo che riuscirai mai a perdonarmi per come mi sono comportata, ma vorrei che tu sapessi che per me sei stato un vero amico, ti ho voluto veramente bene e sempre te ne vorrò. Ma come tutte le cose belle che mi accadono, per un motivo o l'altro, sempre c'è la parola fine. Mi rendo conto di essere entrata nel tuo giardino segreto, il cancello era aperto e io sono entrata. Non curante dell'impatto che poteva avere. Quando sbaglio la prima cosa che faccio è ingoiare tutto, lo nascondo nel fondo dell'anima, fermo in un angolo, lo respingo ogni volta che cerca di uscire. Ma quel pensiero, quell'errore è sempre lì davanti a me cerca di uscire nella notte, quando sono sola con me stessa, grida e mi paralizza, e taccio nel silenzio. Il Silenzio. Ora, anche se so che non è il luogo per farlo, pubblicamente, perchè così è iniziato, ti chiedo scusa per averti ferito, per le lacrime versate, per tutte le cose che non ti ho detto. So di non essermi comportata bene con te, non sono stata quello che avrei dovuto, gli errori si commettono e ora li ammetto, e ne pago le conseguenze. Mi dispiace tanto, so di averti perso per sempre. Mi dispiace davvero tanto, sei nel mio cuore e ci rimarrai anche se solo come un ricordo, anche solo come voce di farfalla...


giovedì 19 luglio 2007

Waiting...

Last night i walked along the sea...lasciando orme che venivano cancellate dalle onde. L'acqua era calda, la sabbia aveva i riflessi della luce del falò, poco lontano da noi...un'onda, forse un po' più audace delle altre, è arrivata a bagnarmi le ginocchia, memore di un passato... Mano nella mano, siamo arrivati a un piccolo rudere abbandonato...Same a little castle, of that you make with the sand, somigliava a un castello, di quelli che fai di sabbia da bambino, con le torri ma senza tetto che ti fa intravedere le stelle. Occhi negli occhi, saliamo le scale fino ad arrivare a toccare il cielo. Fino a ballare con le stelle. Il lento mormorìo delle stelle hanno intonato una musica celestiale, e noi abbiamo cominciato a ballare, un ballo inventato sul momento. Un ricordo di una vita passata entra nel nostro ballo, trasformando lui in un marinaio e me in una sirena, con il desiderio delle gambe per poter ballare con il suo Amore. In cima alla nostra torre, circondati dal mare, il marinaio abbracciò la sirena e le sussurrò: close your yes, I carry to you on my ship… on the prow of my ship.







La sirena, protetta dalle braccia del suo marinaio, era in piedi sulla prua della nave, il vento le faceva muovere i suoi splendidi capelli...A largo il cielo e il mare si fondevano nell'immensa oscurità della notte. Restarano a lungo l'una nelle braccia dell'altro, a guardare il mare. Lui le raccontò dei suoi lunghi viaggi, degli sguardi incontrati, assaporadno il sapore dei ricordi. Lei ricorderà sempre la voce di quel marinaio incontrato per caso, ricorderà sempre la dolcezza nel toglierle i capelli dal viso...But it was time for the sailor to go away, scese le scale si girò e sussurrò alla sirena: will wait me? Lei le rispose con un sorriso: si...e balleremo di nuovo, qui nella torre del nostro castello. Si ritorna sempre, sai? Tutta la vita è così. Un cerchio perfetto. Non entra e non esce nulla. Tornando al falò, troviamo una bottiglia con un messaggio al suo interno. Un vecchio pescatore che racconta la storia di un misterioso marinaio che trascorreva ore a fissare il mare, dalla torre del castello...alla ricerca della sua sirena.


Un uomo, una donna e una promessa. Una musica fatta di mare, vento e stelle che risuona nella mente e che emoziona il cuore. Ecco perchè ritorna sempre, ecco perchè echeggia con le onde...

mercoledì 18 luglio 2007

Occhi chiusi e mente aperta



Keep your mind wide open Have you ever seen the sky so beautiful, colorful, wide and wonderful have you ever felt the sunshine so brilliently, raining down the unity have you ever wanted more? ...You've got to live with your eyes open believe in what you see...think of all the days you've wasted worrying, wondering, hoplessly hoping think of all the time ahead, don't hesitate, continplate, no its not too late...You've got to keep your mind wide open all the possibilities...

Amo le persone che parlano tanto, che ti inondano di concetti e riflessioni, che ti ubriacano mentre pensi. Amo le persone che non cercano di capire o di dedurre ma che chiedono spiegazioni. Amo le persone che non arrivano al dunque, che non si convincono semplicemente con una chiacchiera. Amo le persone semplici ma complesse, quelle che quando succede qualcosa si fidano di te. Amo le persone coerenti nel percorso ma incoerenti con le passioni, i sogni e le aspettative. Amo le persone che cambiano aspetto e che invecchiano con il sorriso nel cuore. Amo tutti quelli che a volte hanno solamente bisogno di tempo…Amo le persone come me.


Chiudi gli occhi e apri la mente...La mia mente è aperta, i miei sogni sono come il vento...se apri porta e finestre, entrano per forza...Come un fiore che sboccia e poi sfiorisce la vita è fatta di incertezze e certezze.. la certezza che è dentro e fuori di noi è fumo nell'amore, di una vita che non c'è data da nessuno ma costruita dal nostro senso di incertezza...

martedì 17 luglio 2007

Il rumore del Silenzio

Non senti il silenzio, non parla nemmeno il vento. Il castello è vuoto...vuoto, come questa giornata. Passata silenziosa, passata senza il sorriso del cuore. Con Tempesta che ricopriva Terrabithia, con il ghigno di Tempesta, felice di avermi finalmente allontanata, felice di avermi confinata...e io qui...in attesa di un compagno di giochi, in attesa del raggio di sole...In attesa di asciugare il nostro pentagramma, dove le nostre recenti lacrime hanno cancellato la melodia, l'armonia e la grazia, che stavamo scrivendo a quattro mani, ma con un comune pensiero, ma che ora si è trasformata nel tuo cantico del dolore. Ho visto e sfiorato le tue insicurezze, forse sono anche un pò le mie, in una danza sulle ali del tempo. Nella mia memoria ho ancora i tuoi occhi tristi mentre cerco di accendere un sorriso e tu, invece, con lo sguardo incredulo mi guardi, mi entri dentro e non dici nulla. Silenzio, ma sai che il tuo spirito si nutre d’amore ...Sei consapevole che finche sarà puro e libero, sarà nella mia essenza originaria, sarà vero, sarà cibo, sarà il bacio leggero che non fa male.



Da me a te, da te a me.





Tocchi di dita leggere che imprimono impronte sul cuore e nella mente.





Non temere, non temermi, non temerti.





Ti strapperò un sorriso, anche se è l'ultimo che farai per me, con me. In questo periodo ho cercato di raccontarti cos'è l’allegria, cos'è l’amore cos'è ricevere e dare amore anche se nessuno lo chiede, anche se nessuno lo vuole...solo per Amore, solo per Vita. Ma, non è Amore tra amanti....è Amore, quello che ti fa vivere, quello che Empatia cerca per nutrirsi. Vorrei ritrovarti a Terrabithia, la nostra oasi dove riposare, dove le piccole piume del tempo ci accarezzano e ci regalano un sorriso senza tensioni, senza falsità e senza gelosie.

Ora sono a Terrabithia, il ponte nel bosco è abbassato, è libero, è illuminato...ma sono sola.

lunedì 16 luglio 2007

the big part of me

A volte ci si ritrova a camminare mano nella mano con persone che non vuoi portarti dietro. A volte si vivono sensazioni ed emozioni paraganobali solo a eventi naturali. L'alba di un nuovo giorno, con il sole che spunta tra due colline innevate e riflette la sua luce su un lago, che a sua volta riflette il volo di un cigno solitario. La bellezza di una rosa sbocciata in primavera, come un suo petalo portato via dal vento, che poi cade su un'immensa distesa di fiori e si perde nella loro vastità...Nessuno stava scherzando quando parlavamo delle nostre sensazioni, della sensibilità di andare avanti...dopo tutto questo, quello che vedo è che viviamo la vita. Spero che il passato di ognuno di noi non possa distruggere tutto quello che abbiamo passato insieme, quello che abbiamo costruito. Ogni piccola cosa detta e fatta era giusta...ma nessuno può sapere cosa hai fatto il giorno che hai pianto senza smettere mai...All'improvviso, senza preavviso, un fulmine ha reso inferno cio' che era paradiso.

Rosso attendo, verde cammino.

Accetta un consiglio...




A friend like ours is a friend that’s hard to find, how could we let it slip away we’ve come too far to leave it all behind how could we end it all this way...When tomorrow comes well both regret things we said...

Niente accade se non è preceduto da un sogno...

Questo fine settimana è trascorso, forse un po' troppo velocemente. Mi sono divertita molto, ho lavorato in spiaggia...in mezzo alla gente. Cercando di regalare un sogno, sempre con il sorriso sulle labbra. Sono così, sfacciata con il mondo...splendidamente pazza. Innamorata dell'amore, innamorata della vita. Però oggi avevo un pensiero che mi ronzava in mente...una persona lontana da me, una persona a me sconosciuta che vive un momento strano, particolare e confuso, mi ha ferito, colpito...senza che le facessi niente, solo comportandomi come sono Io. Questo suo momento lo abbiamo vissuto in molti, tutti in maniera differente, ma questa è un'altra storia.
Questa persona, secondo me, ha delle brutte nuvole nere intorno al cuore. A volte queste nuvole annebbiano anche la vista, accecano, cambiano il pensiero. Sembrano indissolubili, fanno vedere la vita piena di dolore e solitudine, e in qualche modo, questa persona, deve riempire la propria giornata. Questa persona ha "accidentalmente" accusato me di aver portato Tempesta nel suo cuore...o per lo meno è questo quello che io ho percepito. Vorrei proprio sapere come è possibile voler colorare la mia anima di freddo, io non chiedo altro che sognare, anche ad occhi aperti...che faccio di male? I sogni mantengono acceso il fuoco sacro del mio cuore, sono il succo della mia vita. Sognando ho imparato ad amare, e anche se ora non ho un ragazzo non mi sento una fallita, anzi dai miei errori ho imparato ad amare meglio. Si invecchia, non solo per il trascorrere del tempo, ma anche perchè si smette di sognare...I Sogni mantengono nei miei occhi la luce della giovinezza perché continuano a nutrire la mia anima. Sono pienamente cosciente che le "mie" nuvole nere sono sempre in agguato, non sono esente da queste sensazioni. Ma chi lo è? Chi non ha mai sentito il cuore lacrimare? Quante volte il respiro si è interrotto per lasciare spazio alle lacrime...quante volte ci rendiamo conto che una canzone, all'improvviso, è peggio di una pugnalata, o una frase è peggio del veleno...Questa persona è accecata dal dolore e dalla solitudine, l'unica cosa che posso dirle è che deve avere pietà solo di se stessa, e non di me, accettare il dolore come parte della sua esistenza, ognuno è artefice delle proprie scelte. In questo momento il dolore sembra non andarsene più, lo so, ma basta aprire il proprio cuore e tutto questo, dopo un pò di tempo, sembrerà differente. E ho detto differente, non migliore...
A volte penso che sia la vita che i rapporti siano come un puzzle, pieno di colori, pieno di pezzi differenti. Ci sono pezzi che non si incastrano, quelli che fanno fatica ad inserirsi, altri incerti che forse da un momento all'altro si staccano, alcuni si incastrano ma siamo noi a essere dubbiosi, e infine ci sono quelli che combaciano perfettamente...e forse non troveremo mai il nostro pezzo di puzzle...

Nonostante questa persona abbia canalizzato il suo dolore, la sua rabbia nei miei confronti voglio regalarle una rosa, forse perchè MTV ora sta facendo vedere il video di Simone Cristicchi e mi ha dato l'idea o il sogno di attaccare alla rosa un bigliettino, questo:

Ti regalo una rosa... perché tu possa sentirne il profumo. Però fai attenzione perchè ci sono le spine. Osservane il colore intenso nel suo cuore più prezioso, lì si concentrano i petali più preziosi...quei petali hanno un potere magico, scacciano la tristezza ed il gelo...ti regalo questa rosa per farti compagnia come fece il Piccolo Principe...

venerdì 13 luglio 2007

I gechi nell'armadio

Ieri sera ho avuto un incontro ravvicinato del terzo tipo.

Un geco nella mia cucina.

Di gechi, lucertole e rettili affini ne ho visti molti nella mia vita e da piccola ho avuto rapporti un po' troppo ravvicinati. La mia non è una semplice paura, ma una vera e propria fobia, sono consapevole della loro innocua esistenza. Anzi ci aiutano a non essere punte dalle zanzare. Tanto che se sono in un balcone sono sempre lontanissima da fonti di luci. La mia è una vera fobia. E più cercano di tranquillizzarmi, più cresce la mia fobia. Lo so che molto probabilmente hanno più paura loro di me, che io di loro. So che non possono farmi male fisico...ma la mia è semplice paura della loro esistenza, del loro viscidume, il loro mutevole colore, la loro bruttezza...il solo pensiero mi paralizza, mi si gela il sangue.
Ieri sera volevo salire in macchina e andarmene, ma avevo le chiavi in cucina...

Destino vuole più ho paura di questi cosi e più questi cosi mi si presentano davanti con insistenza, come se fossero consapevoli del loro potere.Tutto cominciò nella mia casa al mare, con uno splendido terrazzo sulla spiaggia. Su tutto il muro esterno della casa soggiornavano lucertole di ogni specie. All'epoca mio fratello, di un anno più grande, si divertiva a seviziarle e a tirarmi i cadeveri addosso.
Casa al mare VENDUTA!

Lo sapevate che le lucertole saltano?

Qualche anno fa,a Capo Vaticano in Calabria, avevamo una casa non proprio sul mare, per arrivare al mare dovevamo passare in un vialetto con due muretti alti e stretti. Da una parte abusivismo edile di un villino e dall'altra il confine di un camping. Insomma su questo vialetto ci saranno state un centinaio di lucertole che si divertivano a saltellare da un muretto all'altro.
Alla fine ho passato la vacanza a casa in piscina.
In Sardegna, era ospite fisso sul muro della cucina.
L'altro anno appena arrivata nella casa in affitto in Croazia appena aperta la porta di casa, ci accoglie un gechetto...cambiamo casa ma sulla scala ce ne erano altri sette...e quindi la scelta è caduta sulla prima di casa.
In poche parole mi sento perseguitata da questi orribili animali che, come se volessero farmi un dispetto, mi seguono ovunque...
Come si fa a guarire da questa fobia? Come si fa a ignorarli? Come si fa ad entrare in una stanza senza avere il terrore di vederseli spuntare da un momento all’altro? Qualcuno sostiene che le paure vanno affrontate ma se mi immagino in una stanza, da sola, piena di lucertole e gechi, l’unica cosa che mi viene in mente è il mio funerale!

La mia Principessa

Questa è una di quelle notti che ti svegli con quel sapore salato del pianto in bocca. Pensieri che mi pervadono la mente nel buio e non scivolano via come le lacrime sulle mie guance. Vorrei che fuori ci fosse una bella notte di mezzo inverno, con quel bel freddo che ti prende il corpo. Come sono fragile in questo momento. Mi sento naufraga in un deserto, consapevole che prima o poi morirò ricoperta dalla sabbia, e tutto il mondo continuerà a girare come se io non fossi mai nata. Mi illudo che con un po' d'amore possa migliorare questo mio momento. Ma forse non sono in grado di provarlo, forse non sono stata così buona da meritarmelo. Sono giorni che questo pessimismo mi invade come un virus raro e incurabile. Al compimento del mio trentesimo compleanno una mia amica mi ha chiesto se allo scattare dello stesso mi fosse venuta voglia di avere un figlio. In quel momento ero in piena seconda laurea, con un lavoro in uno studio di architettura molto prestigioso di Roma, e avevo un fidanzato...il mondo in quel momento era perfetto. L'idea di una mia creatura non mi sfiorava nemmeno l'anticamera del cervello. Giorno dopo giorno, fino ad arrivare ad oggi, l'idea si è trasformata in voglia, e la voglia ora è ritornata sogno. Ogni tanto mi immagino come sarebbe, che faccino avrebbe. Chissà che tipo di mamma sarei...un idillio d'amore che non avrà mai fine. Dal primo momento, occhi negli occhi, la sua bocca attaccata a me, si nutre di me, io le accarezzò i boccoli biondi, lei stende la manina e mi cerca, le sue fossette così carine, gli occhi colmi di stelle...curiosa del mondo. Guarda il sole splende...il mondo è meraviglioso...Avrei nuovi occhi per affacciarmi e spiegarle come funziona questa strana vita... le insegnerei a sorridere sempre, è inutile essere tristi, il sorriso è la cosa più bella che ognuno di noi può donare all'altro... così tu, amore mio, dovrai sorridere fino a quando non ti addormenterai...

giovedì 12 luglio 2007

Il ring

Stanotte parlavo con una Amica, mi diceva che finalmente riusciva a (ri)vedere la luce nei miei occhi. Quella luce che fa innamorare, quella luce che ti accoglie e ti da serenità, la luce che ognuno di noi cerca nei momenti più difficili. E lei si riteneva fortunata perchè si sentiva immensamente felice solo nel guardarmi. In realtà non è così. Ho una paura assurda, ho paura di rilassarmi. E' proprio quando meno te lo aspetti che i nemici ti attaccano, ed è proprio nel giorno in cui sei felice che arriva e ti colpisce, tu cadi, ferito. E lui si prende la vittoria, si prende ciò che tu hai conquistato. Tu sei inerme a terra, a casa tua, con la stanza che ti gira intorno, stordito, non riesci a rialzarti. Vedi i volti delle persone che sono lì accanto a te, che tifano per te, ma ora che sei a terra ti senti solo, precipiti verso il buio. Da lontano senti l'arbitro che inizia il contdown, le urla della gente ti echeggiano in testa, e non sai che fare. Non hai le forze per rialzarti e contrabbatere, non hai la voglia per farlo. L'unica cosa che fai è fissare il tuo nemico negli occhi, lui sembra un gigante, con il ghigno di chi ha vinto. E' difficile credere che chi ti fa del male sia felice nel fartelo, a me non prende nemmeno la voglia di vendetta, la voglia di controbbatere. E non perchè sono buona e perdono. Solo perchè quello che è veramente importante per me, i miei sogni, la mia vita, nessuno mai potrà portarmeli via. I sogni sono la mia vita, e se riuscissero a portarmeli via, la mia luce si spegnerebbe, sarebbe come morire. Ora, sono ferita, ogni mio muscolo è sfinito, le mie gmabe non ce la fanno a stare su, a tirarmi su. Vorrei che il mio coach a bordo ring gettasse la spugna...


martedì 10 luglio 2007

L'enigma infinito

Anime inquiete che hanno imparato a camminare nel lungo sentiero chiamato Amore. Ad ogni curva, ad ogni bivio cercano di ribellarsi, rivoluzione a un destino che non vogliono, a un destino di cui hanno paura. Siamo anime che non sono fatte per stare da sole, ma siamo fatti per stare insieme, anche se la maggior parte delle volte ci chiudiamo in noi stessi timorosi delle nostre stesse paure. Eppure siamo capaci di straordinarie follie, di combattere contro i mulini a vento. Il nostro destino è di stare insieme, anche se siamo Sole e Luna distanti ma quando si uniscono nelle Eclissi danno forma a uno spettacolo meraviglioso. In sinergia come la Luna e il Mare che si corteggiano sulla terra, anche se solo per un breve istante danno origine alle maree...vite diverse, mondi diversi...Sempre alla ricerca di attimi fugaci, di felicità sincera, alla ricerca di quell'Amore che a volte passeggia su sentieri di montagna irti e pericolosi. E tu, hai bisogno di tutta la tua concentrazione per cercare di seguirlo e raggiungerlo...ma non sempre ci riesci. A volte c'è qualcuno che ti tiene, che non ti lascia andare, che ti ha legato in un passato che difficilmente si cancella...e noi abbiamo paura di staccarci, abbiamo paura di dimenticare...perchè quaggiù c'è qualcosa di immenso, che ci ha reso felici ma che allo stesso modo ci ha regalato dolore. L'amore è come un soffio di vento in una giornata afosa, è incredulo, è in agguato dietro l'angolo, ci assale, ci avvolge e poi, fugge via per farsi ritrovare altrove, senza compromessi, a sorpresa...forse. L'uomo e l'amore...è un enigma infito...

appartiene a tutti noi

"La vita è un insieme di luoghi e persone che scrivono il tempo, il nostro tempo. Noi cresciamo e maturiamo collezioniamo queste esperienze. Sono queste che poi vanno a definirci. Alcune sono più importanti di altre perché formano il nostro carattere, ci insegnano la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. La differenza tra il bene e il male. Cosa essere e cosa non essere. Ci insegnano ciò che vogliamo diventare.In tutto questo alcune persone, alcune cose si legano a noi in modo spontaneo, inestricabile. Ci sostengono nell'esprimersi e nel realizzarsi. Ci legittimano nell'essere autentici e veri. E se significano veramente qualcosa ispirano il modo in cui il mondo cambia, si evolve. E allora appartengono a tutti noi e a nessuno."


lunedì 9 luglio 2007

Buongiorno Vita


Non c'è niente di più bello di un abbraccio. Dura poco più di qualche istante, ma sembra infinito. Sentirsi stringere, abbandonarsi tra le braccia...un'avvolgersi molto intimo, più di un bacio. Petto contro petto, cuore che cerca cuore. Un momento magico, sensuale, erotico e infantile allo stesso tempo. Non c'è niente di più bello, stiamo dentro la persona di cui ci fidiamo di più al mondo, siamo tra le sue braccia, l'altra persona è tra le nostre braccia siamo nelle sue mani...abbiamo un'altra vita che si unisce alla nostra...



Questa foto l'ho rubata al mare...

venerdì 6 luglio 2007

Un gioco chiamato VITA

Nella vita forse il vero amore si incontra una sola volta. Non sappiamo quando nè dove.
Il viaggiatore viaggia solo e non lo fa per tornare contento, lui viaggia perchè di mestiere ha scelto di essere vento. Nei binari sui quali veniamo messi fin dalla nascita intraprendiamo un viaggio chiamato "vita". E' un percorso difficile fatto di salite e discese, di pericoli e difficoltà.
Provi a costruire insieme a qualcuno un progetto, forse iniziato molto tempo prima, ma che ora è fermo, e non riesci a comprendere come si possa restare in questa situazione. Ci sono molte ore di viaggio ancora da percorrere, su questo treno che è la vita. Ci sono tratti pianeggianti dove il paesaggio è monotono, e dentro di te si alternano speranza e ansia. Si, ansia..proprio quando il nostro treno arriva all'interscambio dei binari. E' solo un attimo, un istante, una decisione: tirare la leva di svolta e il percorso cambia direzione. E' un momento cruciale nel quale non si pensa al rischio che si corre finendo su un binario morto, non si pensa che basterebbe un solo chiodo messo male a farlo deragliare....si pensa solo ad andare avanti fino al successivo interscambio (sperando che sia migliore). Si incontrano tante stazioni, tanti luoghi affollati, tante persone, ma si intravedono anche stazioni morte, vuote e desolate come i deserti. Trovi persone affascinate dal tuo affacciarti dal finestrino del treno, incantate dal paesaggio che scorre, ma trovi pure ansiosi pendolari inveire contro il vento che gli arriva in faccia. E' facile arrancare nelle salite, ma sai che prima o poi ti ritroverai in una echeggiante pianura; invece in discesa corri, tra i grandi forse si passa inosservati. E tu passi umile per le stazioni di ognidove lasciando un ricordo, a volte anche vago, del tuo passaggio. Dentro di te ci sono i bagagli dell'esperienza che hai vissuto nelle varie stazioni dove ti sei fermato. Sai che qualcuno a fine viaggio li dimenticherà lì ma continuerai a portarli con te finchè non si ricorderanno e forse torneranno a prenderli. Viaggi per una, dieci, cento persone ...non importa! Devi andare avanti sempre! C'è qualcuno alla prossima stazione che aspetta ciò che porti o forse proprio te. E devi scovare il fuoco dentro di te e più arde e più sale la tua voglia di andare. Ma il fuoco va alimentato...beh ho scoperto che i brutti ricordi non sono niente male!!!!

...Polvere di fata

Non riesco a trovare le parole per raccontare l'emozione di ieri sera, la bellezza, la vita e la sua sua forza infinita. La forza infinita della musica, la magia. Ieri sera il tempo si è fermato. La polvere di fata si è alzata intorno a noi, contro la fragilità e l’impotenza dell’uomo, una stupenda musica ha incarnato l’essenza stessa del bene…ha acceso, una ad una, le stelle nel cielo. Quando ci si immerge nella sua magia le nostre emozioni scorrono come dovrebbero scorrere, non più trattenute divengono un gesto, una carezza dell’anima, il volo di una farfalla che esce dal buio, direttamente dall’inconscio, acquista corporeità e luce. L'esperienza di ieri sera è stata un qualcosa di sovrannaturale. Come sole e luna destinati a orbite differenti che solo in rari momenti si incrociano dando origine a formidabili eclissi. Come luna e mare che da quando la Terra fu creata continuano a corteggiarsi per far sì che solo per brevi istanti la loro attrazione dia origine alle maree. Come mare e cielo che non s'incontrano mai tranne che all'orizzonte. Vite diverse, mondi diversi, che si ritrovano per attimi fugaci d'amore e di felicità pura. Questo è stato il concerto ieri sera di Ludovico Einaudi, in una cornice surreale...quella di Villa Adirana, a Tivoli. Ninfe e fate hanno danzato con noi sulle note del pianoforte, per due ore, senza fermarsi mai. Ha sprigionato l' Amore puro. Quell'Amore che rigenera l’anima, che ti fa riscoprire il tuo di amore per la vita, e che accarezzando gli altri accarezza e nutre se stessa e con se ci fa volare....

giovedì 5 luglio 2007

Il cancello si è chiuso...

Qualcuno è rimasto fuori, altri sono dentro. Forse sono con me, e forse sono sola in mezzo alla gente. Però qualcosa c'è, è rimasta: la Consapevolezza. La consapevolezza che un periodo si è chiuso, lo abbiamo lasciato alle spalle. Sono stati momenti pieni di vita, di amore e anche di sofferenza. Un dolore che ti apre il torace proprio all'altezza del cuore. Molte cose sono successe, mentre ora sembra tutto si è sopito, sedato, omologato. La tempesta è finita? Forse è solo una tregua, sotto sotto c'è ancora una fiammella che scalda la brace. Trascorro molto tempo davanti a questa tastiera e a questo monitor alla ricerca di pensieri e parole, anime con una storia da raccontare. Ogni tanto mi affaccio da una finestra che da su un mondo e scopro un bisogno immenso che le persone hanno di comunicare per vincere la solitudine che a volte ci costruiamo intorno. Un muro di mattoni rossi in attesa di una mano amica che ci aiuti a buttarlo giù. A volte quando abbiamo questa mano che cerca di aiutarci noi non la vediamo, non la vogliamo...però quando questa mano non c'è più, e il muro è ancora alto e sentiamo dall'altra parte piangere e disperarsi per non averci più dobbiamo avere la forza di non ferire chi ha cercato di aiutarci. Se è vero che l'amore che proviamo verso quella persona è così forte allora dobbiamo salvaguardarlo. Mettere da parte le nostre "esigenze", e rispettare chi amiamo e ora non c'è più.
Quando riusciremo ad amare qualcuno o qualcosa senza volerlo possedere, allora, forse, avremo in mano la chiave della felicità.

mercoledì 4 luglio 2007

Come finisce?

Vi siete mai chiesti come finisce la storia di Gattuso sulle fatine?....Eccola. Però è un po' stupida.

Einmal ist keinmal

"Ripensava alle ore appena trascorse e gli sembrava che da esse si effondesse un profumo di una qualche sconosciuta felicità"
questa è la frase, tratta dal libro di Kundera, che mi viene in mente dopo l' esperienza che ho appena vissuto. Roma, in questo periodo è invasa di manifestazioni, tra cui Villa Celimontana jazz Festival. E' da poco che mi sono avvicininata a questa "tipologia" di musica. L'ho sempre considerata d'elite, di nicchia, per pochi eletti che capivano. La prima reazione è stata quella della pioggia, una pioggia di musica. E mi sono detta: allora non è vero che il jazz e le musiche ad esso collegate sono appannaggio esclusivo di ammuffite ed erudite cerchie elitarie che vogliono darsi arie di alternativo, si tratta di forme d'arte apprezzabili da tutti e che possono raccogliere indifferentemente il consenso del vecchio collezionista di dischi, del ragazzino che inizia a suonare la chitarra e dell'abbonato al teatro dell'opera. E infatti era così. Tutta la platea era immersa nel quintetto di Dave Holland. Tutto quello che accadeva sul palco era avvolto da un'aurea speciale, vibrante, come se non fossero legate a quello che succedeva intorno, non avevano relazione con il tempo. Ho iniziato con una frase dell'Insostenibile leggerezza dell'essere, credo che questo libro sia molto jazz, e quindi finisco finisco questo post con un'altra:

"la sensualità è la mobilitazione massima dei sensi: si osserva intensamente l'altro e si ascolta ogni suo suono."

lunedì 2 luglio 2007

ElbaJazz



Ma parliamo anche di divertimento. Ho scoperto che l'Elba, è un isolotto molto vivo ed eterogeneo. Il divertimento è molto variegato per ogni fascia di età e per ogni "cultura" di divertimento.

La settimana prossima, per esempio, si svolgerà l'Elba jazz.

Non so a voi, ma a me il jazz mi piace molto. In effetti, se qualcuno volesse andare e quindi accompagnarmi, batta un colpo. Il programma, quest'anno, è pieno di grandi artisti. Ovviamente l'esibizione è completamente gratuita. Per esempio il QuattroLuglio c'è il grande Giovanni Allevi, e i suoi capelli, la sua musica conemporanea mescola la tradizione classica con le sonarità "moderne", usa un linguaggio emozionale e romantico. Vogliamo parlare di Nick the Nightfly e la sua orchestra di MontecarloNight il CinqueLuglio, per poi passare il sei con Mario Biondi e concludere con Sergio Cammeriere...

Si accettano prenotazioni...

Sono tornata

La mia breve vacanza è volta al termine. Sono di nuovo a Roma. Ho un leggere colorito, diciamo un rosso peperone. La mia meta è stata l'isola d'Elba. Per me era la prima volta. I miei sono degli abituè. Spiagge di sabbia finissima, scogliere a picco sul mare, acque trasparenti, fondali ricchi di pesci. Ma anche boschi di querce e di castagni, borghi medioevali con colori davvero molti belli, e una cura dell'isola e di questi piccoli borghi, che in una grande città come Roma te la scordi. All’Elba la natura è ancora la protagonista incontrastata, dominatrice assoluta del paesaggio; il mare cambia colore a ogni insenatura. L'isola cambia volto se la visiti da terra o se la guardi dal mare. L'isola è divisa in due (paesaggicamente parlando) dove ero io, a Marina di Campo, il mare si infrange su bianche scogliere e poco più in là accarezza spiagge di sabbia finissima, parte, verso Procchio, si insinua negli anfratti degli alti dirupi e lambisce candide spiagge di ghiaia. Qui c'è una spiaggia, segreta, dove la sorella di Napoleone, qui in esilio per dieci mesi, osava immergersi completamente nuda, naturalmente il mare è a dir poco cristallino. Ovviamente sono andata a vedere la spiaggia di Fetovaia, dove partoriscono le balene e i delfini, e ovviamente non li ho visti! Insomma un posto fantastico dove, avendo una macchinetta fotografica come si deve (ndr) si fanno delle foto spettacolari...