venerdì 19 ottobre 2007

il volo di un Angelo



Sono passati poche settimane da quando Lina sospirava invano dietro gli occhi neri del suo Gianni. Eppure il gioco va avanti...sarà amore... Lina è convinta di amarlo, ogni volta che parla di lui il suo cuore sobbalza fino ad arrivare in gola. Non sente le sue parole, nemmeno i suoi strani ragionamenti anacronistici...lei rimane incantata dai suoi gesti, dalle piccole smorfie del suo volto che tanto le erano mancate e che ora aveva lì davanti a sé ma avvolte dalla consapevolezza che non sarebbero mai state sue perché incapace di comprenderle ad un tratto ciò che credeva le appartenesse per un ingiustificato diritto naturale le sembrava così distante, estraneo. Coscienza o paura? Coscienza di aver idealizzato un amore che non è tale o paura di soffrire. Da quando era tornata a sorridere con lui che senso ha credere che l'amore trovi la sua fonte nella sofferenza? Chi si ama deve sorridere e Gianni quando incontra Lina ha il volto di chi ha paura di sorridere perché il suo cuore non sa a chi deve appartenere, e fa fatica a mandare via quelle sue parole dai suoi pensieri. L'amore non è una scienza esatta, la passione non si dosa. Tutto è un rischio e loro sanno che rischiano di perdersi per sempre.

Ancora un po' e anche il fuoco più alto se non alimentato diventa una fiammella inconsistente....

Quando ci si innamora nei mille pensieri che ti girano in testa se ne aggiunge un altro…mille e uno. Ogni volta che passa un aereo in cielo e lascia la scia il pensiero vola lì e se cerchi di seguirla speri di incontrarlo, e rischi di tamponare l’automobile davanti. Non riesci ad addormentarti se non disegni il suo volto nella testa. Ci si sente leggeri come una farfallina che vola beata tra lo smog della città. E se anche c’è lo smog ti sembra di volare in un cielo rosa, ma un tratto quel cielo rosa che hai cominciato a respirare sembra sempre più lontano, più piccolo e ti sembra che scompiglia. Chiudi gli occhi e cerchi di ricordarti come si fa, e una lacrima ti scende e scivola sulla guancia, e quando ti passa tra le labbra il suo sapore diventa l’eco, un ricordo lontano che non puoi toccare. In quell'attimo sei volato sul traffico della città come in un gioco di un angelo . Ogni cosa ti sembrava possibile ma impossibile che fosse capitata a te, proprio in quel momento che il mondo ce l'aveva con te. Di notte ogni suono svanisce e io rimango ad ascoltare il battito del mio cuore impaurito. Quando non sei innamorato il tuo cuore, che un tempo era pieno e colmo di gioia, ora sembra un bicchiere di havana rovesciato su un bancone in uno dei peggiori bar di Caracas. Ma c’è una notte dove si può volare. Anche se cerchi di darti una risposta, anche se non sai cosa sia accaduto, certo che non ti fa male… in un angolo della tua testa te lo ricordi e ringraziando Dio, con gli occhi al cielo, ti rendi conto che non potrà più ritornare.

Sei stato un angelo sulla terra per una notte e non capita a tutti. Per un attimo hai sfiorato il paradiso…

4 commenti:

peppa ha detto...

come sempre....adoro quello che scrivi....
non a caso ti cito spesso sul mio satellite...
buonanotte cara...
kiss

Unknown ha detto...

Anche a me piace molto!

Thirthy ha detto...

grazie a tutti e due...

Buon week end... ora scappo al lavoro!!

:*

pavel ha detto...

Ciao Thirhy mi hai ispirato per un post...passi a trovarci?
un abbraccio