sabato 1 settembre 2007

Il baratto con il destino

Ieri accennavo al fatto che il destino ti chiede indietro sempre qualcosa. Se ti regala felicità in un campo te ne chiede sempre un po' in cambio da qualche altra parte. Se negli ultimi mesi sono stata impegnata alla ricerca del mio lavoro ideale, lavorando in posti che voi umani non potete immaginare, facendo cose che voi umani non potete nemmeno pensare, e ora che finalmente è arrivata la fatidica firma (ovviamente da stagista)...il destino ha chiesto in cambio qualcosa che in sordina stavo cercando di costruire...o per lo meno speravo che si evolvesse in qualcosa di più che qualche semplice "uscitina"...

In effetti la giornata di ieri la possiamo paragonare a uno spettacolo di fuochi d'artificio, e quando vedi e senti tre fuochi (o botti) sai che lo spettacolo è finito. E i tre fuochi li ho proprio visti...

Ovviamente la prima fase fatta che mi viene detta è: "in amore vince chi fugge", è quasi innegabile, non so se pensare se sia vero o no.
Le urla disperate alla luna dell'amante ormai abbandonato sono per caso una vittoria per chi è ormai lontano dalla scena del crimine?
Che vittoria sarebbe vincere una cena al Masa di Manhattan, quando invece si preferiscono le fraschette "de Ariccia"?
L'amore, come la Paranza che si balla nella latitanza, è una danza intorno a un buco nero dove le proprie individualità si mescolano, un centro dove appena ci si sfiora si deve immediatamente battere alla ritirata.

Non c'è fusione eterna, non si ricerca una culla amniotica.
La danza dell'amore fatta di fughe e di ritorni, legati con un elastico cercando di mantenere sempre la stessa distanza, non bisognerebbe mai ne inseguire ne lasciarsi fuggire. Bisognerebbe abbandonarsi al centro del buco nero, assaporare la perdità di sè per poi centrifugarsi in noia e dipendenza. A volte però in questa danza c'è sempre qualcuno che porta, qualcuna che comanda, l'altro diventa forse in modo automatico un po' come un burattino.

Le rare volte in cui entrambi sono in grado di abbandonarsi passivamente alla corrente dell'altro allora l'amore è una complicata e meravigliosa opera d'arte.

Per ora il mio "artista" ha un attacco di horror vacui, e quindi la mia tela è bianca...

A volte, certi silenzi valgono più di mille parole...si conservano mille domande senza risposte, che si sedimentano dentro la nostra testolina. Chissà se quando vorranno uscire troveranno il tempo e il luogo delle risposte....

3 commenti:

Piggio ha detto...

Non ho capito il tuo post.
Hai problemi sentimentali?
Io non le ho mai viste ritornare.
Forse sono le donne a non riuscirci egli uomini si? O generalizzo?

marge ha detto...

Mi sembra di aver capito che ti aspettavi che un'amicizia diventasse qualcosa di più?
Se è così non è mai detto ...aspetta ancora un pò....

Comunque sei stata nominata da me per un meme......almeno ti distrai .....a presto

Thirthy ha detto...

Non ho problemi sentimentali, grazie Piggio. E nemmeno io credo in fughe e rientri.
Suysan, ora corro a vedere di cosa di tratta...cmq non c'è stato tempo nemmeno di iniziare l'amicizia...bah..
Ogni tanto mi sembra di camminare in un limbo sospeso tra Terra e Luna...in attesa di vedere cosa succede.