martedì 25 settembre 2007

Il segreto del bosco

Come è strana la notte, oggi tornando dal lavoro, alla solita ora, guardavo fuori il finestrino del treno e osservavo come la notte avanza furtiva nei nostri giorni. La notte annulla ogni rumore, esplode nel silenzio. Ci ritroviamo con i nostri pensieri che ci girano nella nostra testa ripercorrendo il nostro cammino, il nostro tempo vissuto e non vissuto. Rifletti sulla vita che credi di amare, sulle vite che hai creduto di amare e che ora appartengono a un futuro che non conosceremo, a un futuro simile a ieri, a un futuro pieno di notti come queste. La notte sorride di queste danze alla luna, non vede i grovigli di rovi a cui ci aggrappiamo, non sente le grida d'aiuto levarsi dal bosco...in queste notti ti accorgi che ci sono posti nell'anima che tieni stretto, per non farli sfuggire...anche se a volte spariscono. Ci sono posti nello stomaco che ti fanno compagnia, a far compagnia alle mille solitudini del mondo, e non per forza tutte malvagie. Ma alcune si, alcune fanno male veramente, come un assolo sbagliato di una canzone che ti riporta al passato, il tempo e il Passato, che ritorna insistente in una notte che non é notte e in un giorno che non é giorno, in un posto dove non sei e non esisti... Forse la stanchezza mi porta a credere che sto sognando... Forse è tutto un'illusione... Pensavo... pensavo a troppe cose e quando pensi troppo, ti chiedi... ti chiedi se tutti si chiedono quello che ti chiedi tu, se tutti si sentono come ti senti tu, meno della metà di quel che dovresti essere...
Una foresta, una casa di legno, un soppalco colmo di sogni ed una scala stretta, con gli scalini un po' rotti, in un angolo bianco e soffice pieno di libri e parole che avrei voluto dire, parole che mi sono portata dietro e alcuni li ho lasciati in una valigia... Siamo riflessi notturni di stelle lontane, di lune calanti. Siamo schegge di vetri infranti, illuse da un raggio di sole. Ogni tanto mi siedo ai piedi dell'albero più alto del bosco, e vedo correre dispettosi ometti, tante volte avrei voluto dire che le piccole cose sono importanti, negli stessi sospiri del vento risiede il segreto del cosmo... accanto a me Eternità avrebbe ascoltato, annuito o sorriso, stupendomi dicendo qualcosa che non mi sarei aspettata... Avrei atteso che rivelasse dove ho nascosto il mio cuore, in un petto che batte troppo forte per averne uno, nel segreto del bosco, dove i rami si fanno maestosi...
Questo è il mio regno, dove oggi questi pensieri risiedono, con dolore ma anche con felicità, gaia emozione di una folle ai confini del bosco. Non conosco altre parole, non queste e non altre, non so cosa ansimo nel fitto del fogliame, virile o rottame, se questa sono io e non posso cambiare.
Ed allora sia, sia la natura... sia per un mese, un anno od un secolo... Sia
... sia per quel vibrante miracolo... vita.

3 commenti:

Baol ha detto...

Ed allora buona notte :)

Dyo ha detto...

E invece io, per esempio, penso spesso nella maniera in cui pensi tu, e mi ritrovo a fare considerazioni molto simili.
Ciao.

Thirthy ha detto...

Buona notte...anche a te Baol!!

:) ben arrivata dyo