sabato 3 maggio 2008

Dirsi addio

Vorrei dirti addio. Ma non è facile staccarsi da una presenza che senti vicino, come l'oggetto sulla tua scrivania, che osservi, che sai che è lì anche quando te ne dimentichi. Ho provato più volte a prendere quel maledetto oggetto e cercare di scaraventarlo con forza a terra, ma poi prenderlo al volo. Avere un senso di abbandono. Vorrei salutarti, vorrei salire sul treno nella direzione opposta alla tua. Vorrei farne mille cocci, e gettarli nel cestino tintinnanti, simili a un pianto o simili a un sorriso improvviso...libertà. Ma premeditare un addio, non mi appartiene. Forse è proprio "Addio" che non riesco a dirti.

...Forse uno dei tanti errori importanti che ricorderò, forse.
Abbandonare, spiccare il volo in un cielo così simile ad un baratro, e piangere. Il sapore ferroso delle lacrime mi ricorderà quel binario vuoto.
Vorrei svegliarmi domani mattina e vedere la tua assenza dalla mia scrivania colmata dalla polvere...

Dirsi addio è terribile, liberatorio, incomprensibile.

3 commenti:

max ha detto...

terribile,liberatorio,incomprensibile,a volte necessario.
UN abbraccio
Max

Thirthy ha detto...

un abbraccio anche a te Max...

rompina ha detto...

mi sarebbe piaciuto che tu fossi con noi sabato...e' stata una serata semplice di passi e chiacchiere e Pantheon...ti sarebbe piaciuta.
un abbraccio.