Durante la pausa pranzo mi capita di girovagare per il web senza meta alcuna. E oggi mi sono imbattuta in questo articolo bizzarro-scentifico. Ma purtroppo, riscontrato tempo fa sulla mia pelle, estremamente vero e attuale.
Sempre più in crisi l'universo erotico maschile. Se da un lato cresce l'interesse-dipendenza per il cybersex (l'eros virtuale con donne anonime, "che non giudicano"), dall'altro crescono i problemi sessuali all'interno della coppia, rappresentati, nel 37 per cento dei casi, dalla disfunzione erettile del partner (dato dell'Istituto di Sessuologia Clinica dell'Università La Sapienza di Roma). È la preoccupante realtà emersa dall'ultimo Congresso Europeo di Sessuologia, in occasione del quale è stata avanzata la proposta di inserire nei manuali ufficiali di riferimento, un modello clinico di intervento per affrontare la dipendenza compulsiva da cibersex. Non solo: il dipartimento di Urologia e l'istituto di Sessuologia Clinica de La Sapienza, aprono il primo Centro Italiano di Servizio rivolto a coppie e single con problemi sessuali. A confermare il calo del desiderio del maschio italiano è uno studio presentato dall'Istituto di Sessuologia Clinica dell'Università di Roma, e condotto sui 402 pazienti con difficoltà sessuali (uomini e donne tra i 17 e i 70 anni). Gli uomini lamentano, come primo problema, la disfunzione erettile (37, 7 per cento in coppia, 28, 7 per cento single) a seguire l'eiaculazione precoce (22,5 per cento in coppia, 14 per cento single). Per i single, inoltre, forte peso rivestono i problemi di natura psicologica (17,5 per cento contro il 5 per cento di chi è in coppia). Al contrario, chi ha una elazione stabile lamenta molto più dei single il calo del desiderio (14,5 per cento contro il 5,3 per cento).
Comincia un po' per caso, in sordina. Ti dici che prima o poi passerà, che capitano a tutti i momenti in cui c'è un po' di calo del desiderio. E invece , mi è capitato indirettamente, che il corpo smetta di desiderare e la mente di immaginare. Vi giuro che certe situazioni te le porti dietro... La cosa che mi chiedo è come sia possibile essere arrivati a questo punto. Un tempo era tutto estremamente più facile, non voglio credere che ci sia questo boom dello stress. Si lavorava anche prima, e forse c'erano problemi talmente lontani dal mondo di oggi che confrontati con i nostri li dovrebbero far sembrare irrisori.
Che amarezza!
11 commenti:
secondo me noi saremo la prima generazione ad avere il nostro primo infarto collettivo tra i trenta e quanrant'anni... :\
... la cosa che mi sorprende dell'articolo è la statistica condotta sul single; posso capire che possa essere un problema per la coppia, ma da solo... faccio fatica ad immaginarlo...
... mhà... ti saluto che io intanto mi vado ad attaccare alla canna del gas!
se yaa,
M@;-)
invece il single a campione ha per la testa 1001 pensieri più di uno che è felicemente (o quasi) accoppiato... ha più ansie da prestazione per esempio...che è la causa della maggior parte dei problemi.
visto le statistiche...
bhè cerchiamo di tenere ALTo l'onore...almeno per chi può!
Caspita....sono perplesso... O_o
Ma è possibile che le cose stiano così tanto messe male???
Mah....
Un abbraccio...
La penso come marcello...credo che, sul serio, saremo la prima generazione ad avere l'infarto di massa :(
il problema è che lo stress diventa una scusa per non pensare..per fuggire ai nostri pensieri!
a volte osservo persone frenetiche che corrono per poter fare tutto e infilare tutto in una giornata...pure i nostri figli..dopo otto ore di lezione neanche un minuto per pensare..che devono andare a fare sport il lunedì e il mercoledì, tornare stanchi e ultimare i compiti, domani presto a scuola, nel pomeriggio la lezione di catechismo e piano forte, il dentista, il pediatra..etc..non staccano mai la spina; quando si fermano e c'è un bucco nel tempo a disposizione entrano in crisi!
riempiamo il nostro tempo di cose inessenziali fingendo che siano una questione di vita o di morte..perchè non vogliamo fermarci a pensare...pensare a volte fa male..meglio anestetizzare tutte le emozioni, anche con il rischio di farlo pure con quelle buone...l'amore e il sesso sono soprattutto sensazioni..che richiedono molto tempo...la conseguenza logica..è che sono i primi a pagarne il prezzo!
In effetti sono tutti pensieri che sono venuti anche a me. Anch'io sono spesso sotto stress, a causa del mio lavoro non mi fermo un secondo sia fisicamente che mentalmente! Ma, sinceramente, da single (evidentemente non uomo) non vedrei l'ora di tornare a casa dalla persona "amata" (se ci fosse) per.... insomma alleggerire lo stress.
Noto con piacere di non esser più l'unico ad utilizzare questa esclamazione.
Che amarezza sul serio...
Forse ritornare al classico, tipo: "fate l'amore non la guerra" aiuterebbe!
Baci da un ex giovane che non ha mai avuto di questi problemi, ma come diceva qualcuno: il futuro non è più quello di una volta.
oh mamma....anzi...OH MAI GAD!!!!!
...che paura questi sondaggi...ancora un po' e le percentuali snocciolate ad opera d'arte (ma poi chissà quale sarà il campione di materiale uman/faunistico utilizzato) superano il 100...scusatemi ma io non sono d'accordo con tutti voi...forse perchè me ne frego :-D
ciao
MoF
concordo pienamente con Janas: lo stress è un alibi bello e buono, questo è vero. Com'è vero d'altronde che dinamiche nuove del rapporto di coppia tendono a "castrare" ogni giorno sempre più la spontaneità, la fantasia ed il desiderio di molti di noi uomini. Come ben sai ne so qualcosa...così come sai che anche oggi dove tutto questo dovrebbe in teoria essere lontano, ancora sento gli echi della deprivazione subita giorno per giorno nel tempo in passato. Un passato dove i "5 minuti" non ti potevano prendere, le tue fantasie non potevano diventare realtà, dove il sentirsi oggetto del piacere della propria compagna era una vera e propria chimera.
Ed oggi quello che vedo è una superficialità totale del rapporto tra uomo e donna, un voyerismo spinto ai massimi livelli ed una mancanza assoluta di "mascolinità" di molti uomini, che manifestano il loro essere uomini quasi solamente nell'essere fedifraghi, nell'essere dei trombeur de famme on line (Flickr docet).
Fa paura tutto questo. Fa paura dove stiamo andando.
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