L'estate è ormai terminata, anche se il caldo ci sta attanagliando le giornate. Questa di estate è stata molto particolare. Prima di partire mi sono comprata un moleskine, tipo quello di hemingway, ma senza quadretti e senza righe. Senza schemi, come i miei pensieri. E come letto sull'ultimo libro divorato a Roma in poco più di due giorni (castelli di Rabbia di Alessandro Baricco) ho scritto a poco a poco, almeno una cosa al giorno, quello che imparavo. E la lezione che volevo studiare si chiama Felicità...
Sapete una cosa? Crescendo si impara!! Altroché, mia nonna aveva proprio ragione. E se dovessi darle un "penny" ogni volta che lo dico, beh ultimamente starei sul lastrico!
Impari che i veri amici sono quelli che hai nel cuore e che se anche non li vedi, sai che appena ti succede qualcosa loro ci sono...a prescindere, senza spiegazioni.
Impari che i sogni ti rinforzano le ali, che la felicità non è quella che speri in adolescenza, quando credi di essere invincibile, credi che tu e superman siete parenti stretti (gemelli diversi) e combatti il mondo contro tutti e tutto e speri anche di uscirne vittorioso.
Impari che la felicità non è quella che affannosamente cerchi di costruirti, magari alla conquista di quell'amore che per te è tutto...o magari non è niente. Non ci sono grattacieli da scalare, sfide da vincere e non bisogna mettersi sempre alla prova, magari solo per cercare la più grande emozione della tua vita (fino in quel momento) con tanto di fuochi d'artificio e solenne musica di sottofondo...
Forse starò per dire una banalità, forse l'acqua calda già esiste.
La felicità è nelle piccole cose...
...nella musica che fa la caffettiera che con l'aroma ti invade casa e ti sveglia, nelle note di una canzone che ti accende un ricordo, nei colori del tramonto che scaldano il cuore e a quelli dell'alba che ti abbracciano l'anima, nel musetto del tuo gatto. Impari che quando sei felice hai una ballerina che ti danza in punti di piedi nel cuore, impari che anche se guardi le stelle, da sola, provi un'immensa felicità che ti allarga il cuore, ti brillano gli occhi anche senza il sole.
Impari che l'A...micizia è fatta di sensazioni delicate, di piccole scintille, di ombra e di luce, di presenze lontane e sguardi vicini. Avete mai fatto caso che quando sei felice il tempo sembra infinito, 5 minuti diventano preziosi come lunghe ore passate...al telefono.
In questa di estate è bastato chiudere gli occhi per accendere i sensi, respirare, leggere un libro, leggere tra le righe del libro, scoprire che tra un tasto bianco e un tasto nero esistono milioni di note infinite, è bastato rivedere una foto per allontanare distanze, a volte infinite.
A volte basta veramente un pizzico di polvere di fata per essere felici, una voce al telefono, un messaggio inaspettato...che si fanno spazio nel cassetto e nel cuore come sogni piccoli e delicati.
Ho imparato che i regali più belli sono quelli che ti raccontano delle persone che ami.
Perfino nella malinconia c'è un po' di felicità.
E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c'è nel cuore un piccolo grande sogno.
Ho imparato che ogni tanto non riesci a goderti i momenti di ingenua felicità, perchè la vita ti scorre tra la dita, perchè non riesci ad avere un momento felice che il destino ti chiede indietro qualcosa...e questo qualcosa lo lasci libero....come un gabbiano.